Abstract:
L’origine del consumismo italiano ha inizio dalla pubblicità dopo la Grande Guerra sviluppandosi ulteriormente con l’impegno politico di massa e la nuova cultura proposta negli anni del boom economico. Il consumismo non si presenta come una causa ma come fonte riflessione personale per la creazione di un "se" individuale. Il marketing accoglie le sfide delle modifiche portate dalla modernità e dagli ostacoli culturali, riuscendo a proporre i suoi beni a tutti i tipi di persone sia nelle città che nelle campagne dove le mentalità sono molto diverse. Dai prodotti acquistati per necessità di base e procurati con estremi sacrifici, si passa nel corso degli anni a comprare i beni come semplici comfort-personali.
In questo contesto Carosello va in onda per vent’anni, dal 1957 al 1977. La sua struttura, caratterizzata da pezzi unici comprensibili a tutti e il coinvolgimento dei migliori attori dello spettacolo, trasformano un semplice siparietto pubblicitario in una delle rubriche più significative della storia televisiva. Tale trasmissione accompagna la vita degli italiani in un periodo di grande mutamento culturale, economico e sociale: vi sono rispecchiati i primi albori del consumismo, il cambiamento del ruolo sociale delle donne e la motorizzazione di massa.
La struttura di Carosello non va considerata solamente nell’ambito dei piccoli short, ma nel complesso delle peculiarità della rubrica. Il marketing è molto abile ad esaltare il format grazie a una creatività e originalità che delineano stili e linguaggi unici arricchendoli di personaggi, soggetti e interpreti in linea con lo spirito della trasmissione. L’efficacia della rubrica si rivela straordinaria anche grazie ai jingle, alla musica e al celebre codino; ciononostante per quanto sia importante tenere conto della tecnica, dell’esperienza, della logica, non bisogna mai dimenticare che l’intuizione creativa e la fantasia sono gli ingredienti di successo per la realizzazione di Carosello.