dc.contributor.advisor |
Panozzo, Fabrizio |
it_IT |
dc.contributor.author |
Gallicchio, Carmen <1989> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2014-10-08 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2014-12-13T10:14:56Z |
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dc.date.available |
2014-12-13T10:14:56Z |
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dc.date.issued |
2014-10-27 |
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dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/5241 |
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dc.description.abstract |
Nella prima parte del lavoro tratteremo la famiglia come un’azienda, mettendo in risalto le differenze tra azienda di erogazione/consumo e di produzione. Per fare questo analizzeremo gli obiettivi, gli scopi e le finalità dei due tipi di aziende, mettendo in risalto gli elementi in comune e quelli che contraddistinguono la famiglia dall’azienda. Successivamente cercheremo di capire i vantaggi dell’approccio aziendale nello studio delle famiglie e in che modo i modelli di business aziendali possono essere applicati all’azienda-famiglia. A tale scopo ci soffermeremo sui processi decisionali, organizzativi e gestionali utilizzati dall’aziende-famiglia, soffermandoci in particolare sulla gestione patrimoniale, del consumo e sulla politica del risparmio. Tutto questo servirà per mettere in evidenza l’importanza di formulare coerenti strategie d’impresa per gestire, organizzare e amministrare in maniera efficiente la famiglia-azienda. Per fare questo bisognerà analizzare dall’interno le strutture e le dinamiche familiari.
Nella seconda parte del lavoro cercheremo di analizzare i mutamenti dei membri della famiglia all’interno delle mura domestiche, per capire l’evoluzione dei ruoli e la ripartizione dei carichi domestici. Ci soffermero sulle disuguaglianze di genere e sulla ridefinizione del ruolo femminile e maschile per quanto riguarda le attività domestiche. I cambiamenti intervenuti nella società, l’emancipazione della figura femminile, il suo ingresso nel mondo del lavoro, hanno contribuito alla diffusione di nuovi schemi organizzativi della vita domestica. In questi nuovi schemi prende spazio una nuova figura che è quella del collaboratore domestico, in quanto vi è da parte delle famiglie una crescente domanda di servizi domestici esterni. Questi collobaratori svolgono più mansioni nella vita domestica. Alcune famiglie ricorrono ad un collaboratore per ridurre il carico di lavoro (colf, tata, cuoco, giardiniere), altre invece hanno uno stato di necessità per cui la figura del collaboratore è indispensabile per prendersi cura di malati, anziani e disabili (badanti). Nel presente lavoro ci soffermeremo sulla categoria di collaboratori che offrono risorse e servizi salvatempo.
Nella terza parte del lavoro prenderemo in esame 2 cooperative/associazione PIANO C E LAB ALTOBELLO, che partendo dai bisogni/problemi che una famiglia può avere all’interno del proprio ambiente domestico (ad es. riparazioni idrauliche, di sartoria, di falegnameria, ritiro della posta, cucinare) hanno creato delle iniziative per la conciliazione tra lavoro e famiglia. |
it_IT |
dc.language.iso |
it |
it_IT |
dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Carmen Gallicchio, 2014 |
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dc.title |
LA NUOVA ECONOMIA DOMESTICA COME FORMA DI INNOVAZIONE SOCIALE |
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dc.title.alternative |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Marketing e comunicazione |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Dipartimento di Management |
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dc.description.academicyear |
2013/2014, sessione autunnale |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
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dc.thesis.matricno |
841709 |
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dc.subject.miur |
SECS-P/07 ECONOMIA AZIENDALE |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.date.embargoend |
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dc.provenance.upload |
Carmen Gallicchio (841709@stud.unive.it), 2014-10-08 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Fabrizio Panozzo (bauhaus@unive.it), 2014-10-20 |
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