Abstract:
Nella tesi, viene analizzata ed approfondita l'evoluzione normativa dell'ordinamento comunitario ed italiano in materia di pubblicità ingannevole e comparativa, con particolare attenzione alla diversa giurisdizione a tutela di consumatori e professionisti.
Inoltre, si esamina il funzionamento dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, quali siano le sue competenze e le sanzioni che può irrogare.
Successivamente viene sviluppata un'analisi approfondita dell'operato dell'Autorità in materia di pubblicità ingannevole e comparativa, nel periodo dal 2007 al 2013, secondo quanto rilevato dai bollettini settimanali da essa emessi. Le tavole riassuntive sono realizzate con l'obiettivo di identificare gli illeciti più frequenti, i settori economici e i provvedimenti presi.
Nel quarto capitolo, sono state esaminate le strategie aziendali che giustificano la convenienza di tali comportamenti scorretti e la loro eventuale reiterazione nel tempo. È stato possibile constatare, quindi, come frequentemente le imprese siano recidive nei loro messaggi pubblicitari ingannevoli.
Inoltre, è emerso che l'attuale sistema sanzionatorio non risulta adeguato per ricondurre la pubblicità nelle regole di ordinaria correttezza a causa degli importi massimi di sanzione previsti, che non tengono conto dell'appartenenza dei professionisti a società controllate da grande imprese multinazionali, ma solo della dimensione italiana, come risulta dall'esame dei casi della telefonia e della cosmesi.