Abstract:
I suoli rappresentano uno dei principali serbatoi di carbonio su scala globale, e giocano un ruolo cruciale nel ciclo del carbonio, uno dei processi chiave che regolano il clima. Per questa ragione, la capacità del suolo di accumulare e stabilizzare il carbonio organico ha ricevuto grande attenzione negli ultimi anni. I suoli forestali sono particolarmente ricchi di materia organica (SOM) se confrontati con i suoli agricoli, e rappresentano un fondamentale serbatoio per il sequestro della CO2 atmosferica; nonostante ciò, tali suoli possono essere fonte di gas serra, come CO2 e CH4. Tale fenomeno dipende dai processi che governano l’accumulo, la stabilizzazione e la perdita della SOM.
Il presente lavoro è focalizzato su questi aspetti, nella fattispecie gli obiettivi sono:
1) la valutazione dello stock di carbonio nella parte superficiale di suolo in diverse coperture vegetazionali delle Prealpi Giulie Settentrionali;
2) la caratterizzazione morfologica delle forme di humus per diverse tipologie vegetazionali;
3) la determinazione della qualità biologica del suolo (QBS-ar);
L’area di studio si trova nel comune di Lusevera (Friuli Venezia Giulia, NE Italia), situato nelle Prealpi Giulie Settentrionali. Nell'area di studio sono state individuate tre tipologie di suolo: Dystric Cambisol su rocce silicatiche, Eutric Cambisol su rocce carbonatiche e Rendzic Leptosol su rocce calcaree. Su di essi sono state selezionate sei coperture vegetazionali: due ornio-ostrieti, una faggeta, un acero-frassineto, una pecceta ed un prato da sfalcio. I profili di suolo sono stati analizzati al fine di classificarne le forme di humus, e sono stati prelevati dei campioni di topsoil per le analisi chimico-fisiche e per la determinazione della qualità biologica del suolo (QBS-ar).
Sono stati determinati:
1) Il pH per via potenziometrica;
2) Il contenuto di carbonio organico con metodo Walkley-Black;
3) Il calcare totale per via gas-volumetrica;
4) La capacità di scambio cationica con BaCl2 e trietanolammina;
5) La tessitura mediante metodo della pipetta.
6) l'acidità scambiabile
Per il riconoscimento delle forme di humus si è fatto riferimento al sistema di classificazione francese Référentiel Pédologique, che ben si adatta all’ambiente forestale italiano.
Per la determinazione del QBS è stato utilizzato il selettore di Berlese-Tullgren modificato, per la raccolta della fauna invertebrata presente nei campioni di suolo.
Il carbon stock potenziale (SOC) di ciascun topsoil è stato calcolato effettuando la sommatoria degli stock di carbonio dei singoli orizzonti dell’episolum umifero. I valori di carbonio organico, necessari per effettuare tale stima, sono stati ottenuti elaborando i dati acquisiti con il metodo Walkley-Black.
Le forme di humus identificate variano da forme meno evolute quali Dysmoder e Dysmull a forme più evolute quali Amphimus, Mesomull ed Eumull.
Sono state evidenziate relazioni tra gli stock di carbonio e le differenti tipologie vegetazionali, in relazione alle differenti caratteristiche morfologiche e geopedologiche nell’area di studio.
Importanti informazioni, sulla maturità e la stabilità dei diversi ecosistemi forestali presenti nelle stazioni esaminate, sono state ottenute grazie allo studio della qualità biologica del suolo.