dc.contributor.advisor |
Tamma, Michele |
it_IT |
dc.contributor.author |
Porfirio, Aldo <1986> |
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dc.date.accessioned |
2014-10-09 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2014-12-13T10:10:41Z |
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dc.date.available |
2014-12-13T10:10:41Z |
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dc.date.issued |
2014-10-21 |
it_IT |
dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/5123 |
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dc.description.abstract |
In un ambiente reso più competitivo e complesso dai mutamenti socio-economici avvenuti negli ultimi anni, le attività di innovazione e sviluppo di nuovi prodotti sono diventate sempre più importanti per le imprese. Tuttavia, va riconosciuto che tali attività comportano rischi elevati che aumentano ancor di più quando queste vengono realizzate nel settore teatrale. L’obiettivo di questo lavoro di tesi è dunque quello di individuare le modalità più idonee a cui le imprese teatrali possono ricorrere per ridurre il rischio insito nelle nuove produzioni.
Tuttavia, va riconosciuto che le peculiarità del settore teatrale rendono i concetti e gli strumenti sviluppati dalle discipline economiche inappropriati per il teatro. Dunque, dopo aver esaminato, adattato e ridefinito l’innovazione, la creatività ed il rischio per il settore preso in esame, si è osservato come il rischio percepito costituisca la fonte principale di rischio per i nuovi prodotti teatrali.
Ma, analizzando i processi di produzione ed erogazione dei prodotti dal “vivo” nonché le modalità in cui si forma il giudizio sulla qualità, si è osservato come i mezzi a cui le imprese possono ricorrere per fronteggiare i rischi siano molto limitati, e che questi si riducono ulteriormente nel caso in cui un teatro proponga uno spettacolo considerato essere “innovativo”, in quanto è stato osservato che gli strumenti tradizionali come l’immagine e la tradizione di un teatro, l’impiego di artisti ed opere famose e di richiamo, le critiche e le recensioni positive risultano essere inefficaci nel ridurre il rischio percepito associato a quest’ultima tipologia di spettacolo.
Infine, sarà presentato il caso del “LTL Opera studio”: un progetto sviluppato dai teatri di Lucca, Pisa e Livorno che, portando in scena opere liriche innovative, comporta rischi elevati. Ciò permette di fare alcune considerazioni su come il rischio viene affrontato dai teatri, e di riconoscere che l’impegno per aumentare la conoscenza dello spettacolo da parte del pubblico e per farli partecipare al processo produttivo porta a risultati migliori, incidendo dunque sul rischio percepito. |
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dc.language.iso |
it |
it_IT |
dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Aldo Porfirio, 2014 |
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dc.title |
La gestione del rischio nelle nuove produzioni teatrali |
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dc.title.alternative |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Economia e gestione delle arti e delle attività culturali |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali |
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dc.description.academicyear |
2013/2014, sessione autunnale |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
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dc.thesis.matricno |
839582 |
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dc.subject.miur |
SECS-P/08 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.date.embargoend |
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dc.provenance.upload |
Aldo Porfirio (839582@stud.unive.it), 2014-10-09 |
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dc.provenance.plagiarycheck |
Michele Tamma (tamma@unive.it), 2014-10-20 |
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