dc.contributor.advisor |
Bernardi, Bruno |
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dc.contributor.advisor |
Funari, Stefania |
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dc.contributor.author |
Micciche', Gaia <1990> |
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dc.date.accessioned |
2014-10-07 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2014-12-13T10:10:38Z |
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dc.date.available |
2014-12-13T10:10:38Z |
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dc.date.issued |
2014-10-27 |
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dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/5113 |
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dc.description.abstract |
Il settore dell’arte presenta debolezze strutturali e croniche che provocano sovente il fallimento economico delle aziende artistiche. Questa situazione è aggravata dal diffuso sospetto che gli approcci manageriali siano incapaci di risolvere tali problematiche. Inoltre, l’attrattività dell’arte, oltre ad aumentare l’offerta del settore e così accrescere le sue difficoltà strutturali, conduce ad una forza lavoro iper-impegnata che, sebbene potrebbe costituire il fondamento del vantaggio competitivo delle organizzazioni artistiche, viene generalmente da queste sfruttata senza alcun risultato positivo.
Questo aspetto suggerisce l’esistenza di un paradosso drammatico per il quale potenziali vantaggi delle produzioni artistiche, tra cui la grande massa e il grande impegno dei lavoratori creativi, piuttosto che costituire reali benefici per queste organizzazioni, si traducono spesso nelle ragioni della loro vulnerabilità.
Lo scopo di questa tesi è quello di esplorare l’efficacia dell’allineamento strategico di tre diverse proposte nel rendere le aziende artistiche profittevoli e sostenibili nel mercato. In dettaglio: la proposta “di valore” per i clienti, “di profitto” per le aziende e, infine, quella “per le persone”, cioè per tutti coloro che a qualsiasi titolo siano coinvolti nella produzione artistica.
A questo fine viene analizzato il caso del Cirque du Soleil, compagnia multinazionale profittevole nel mercato dal 1992. Lo studio del caso tramite il metodo di analisi qualitativa del contenuto mette in luce infatti che, sebbene non sia esplicitamente dichiarato, a differenza della maggior parte delle industrie artistiche, Soleil soddisfa le proprie proposte di valore e di profitto, e costruisce il suo vantaggio competitivo creando un ambiente il più possibile attraente e accogliente per alimentare e rendere produttiva la passione dei suoi lavoratori creativi.
La questione dell’allineamento strategico viene approfondita facendo ricorso alla metodologia AHP, il cui uso si mostra adeguato per investigare le preferenze gestionali dei responsabili delle organizzazioni artistico-culturali. A tale scopo viene formulato un questionario utile a elicitare le loro preferenze.
La parte finale della tesi è quindi dedicata all'applicazione del metodo AHP; attraverso la somministrazione del questionario ad un dirigente responsabile di un’area archeologica e di un teatro, si sono analizzate le sue preferenze rispetto all’allineamento strategico e ai sotto-obiettivi e sono stati calcolati i vettori delle priorità.
La tesi si conclude con il suggerimento di possibili approfondimenti futuri della questione anche attraverso l’utilizzo di altre metodologie. |
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dc.language.iso |
it |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Gaia Micciche', 2014 |
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dc.title |
Il drammatico paradosso delle produzioni artistiche e l’allineamento strategico |
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dc.title.alternative |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Economia e gestione delle arti e delle attività culturali |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali |
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dc.description.academicyear |
2013/2014, sessione autunnale |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
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dc.thesis.matricno |
850841 |
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dc.subject.miur |
SECS-P/08 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.date.embargoend |
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dc.provenance.upload |
Gaia Micciche' (850841@stud.unive.it), 2014-10-07 |
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dc.provenance.plagiarycheck |
Bruno Bernardi (brubern@unive.it), 2014-10-20 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Stefania Funari (funari@unive.it), 2014-10-20 |
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