Abstract:
La presente tesi affronta l’analisi dei documentari sulle arti figurative prodotti dalla RAI tra il 1953 e il 1962 nel più ampio contesto della storia dell’Ente. Il caso di studio consiste nella produzione documentaristica a soggetto storico-artistico: si tratta di prodotti di qualità per impostazione critica e rigore filologico nella trattazione dei dati artistici, veicolo della specifica idea aziendale di cultura umanista e della logica educativa della televisione di allora. Questi documentari inoltre si configurano come esempio della ricerca in atto a quel tempo sulla definizione di una specificità televisiva, testimoniano le difficoltà tecniche dell’organizzazione della produzione nel primo decennio di trasmissioni televisive e si presentano come terreno di sperimentazione per le due grandi questioni che caratterizzano l’intero sistema della divulgazione culturale: il linguaggio e il metodo illustrativo. La periodizzazione qui proposta intende sostituire quelle esistenti a vantaggio di una maggiore adeguatezza alle vicende aziendali RAI sulle quali si gioca tutta la produzione televisiva. La struttura della tesi, concepita per zone concentriche, consente a tutti gli elementi del sistema di interagire fra loro in modo non gerarchico e più aderente al contesto istituzionale dell’epoca. Viene evidenziata la necessità di impostare una storiografia televisiva più scientifica, capace di affrontare lo studio storico del mezzo adottando la prospettiva focalizzata sulle dinamiche di produzione e sui programmi, oggi quasi inesistente. Si intende inoltre con questo studio fornire uno strumento che porti a individuare una modalità più adeguata ed efficace per studiare il materiale video conservato in archivio così da poterlo utilizzare per una ricostruzione più organica e completa della storia della televisione.