Abstract:
Quella che un tempo era passione per le auto d’epoca oggi si appresta a diventare anche un investimento, visto e considerato il trend in salita delle quotazioni. Sulla scia di questi interessi economici inizia discretamente a fiorire il mercato del falso: veicoli ricostruiti da zero o utilizzando parti di altre vetture d’epoca meno “redditizie”. Dal punto di vista scientifico però il settore risulta ancora poco esplorato, come dimostra anche la scarsità di documentazione bibliografica.
In collaborazione con il Museo Storico Alfa Romeo di Arese e diverse aziende del territorio ci si è qui approcciati ad uno studio elementare di acciaio ed alluminio, utilizzati rispettivamente per chassis e carrozzeria delle auto. I campioni sono stati indagati tramite strumentazione portatile X-Ray Fluorescence (handheld portable XRF), Inductively Coupled Plasma – Mass Spectrometry (ICP-MS), Carbon/Sulfur Analyzer (C-S) e Microscopia Ottica (MO).
Lo studio incrociato dell’evoluzione delle tecniche produttive dell’acciaio nel corso del secolo scorso e la determinazione della composizione elementare della lega ci permette di operare dei confronti tra acciai odierni, o comunque più recenti, utilizzati negli scatolati del telaio ed acciai “antichi” utilizzati negli autotelai delle auto d’epoca.