Abstract:
Il presente lavoro verte sull’articolazione dei mestieri artistici nel Cinquecento. Ci si è chiesti se i confini tra le professioni fossero nettamente definiti, o se invece ci fosse una versatilità diffusa. Perno della discussione sono state le attività poliedriche del veronese Cristoforo Sorte. Egli, partito dalla carica di perito per la committenza della Terraferma, è giunto in Palazzo Ducale a Venezia come architetto specializzato negli apparati decorativi, dopo gli incendi degli anni ‘70. La ricerca documentaria ha permesso di gettare qualche luce in più su un percorso professionale continuativo in cui attività apparentemente distanti erano esercitate in concomitanza.