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Il graffiti writing e la street art possono essere considerati tra i maggiori e più influenti fenomeni artistici e socio-culturali degli ultimi trent’anni. Al giorno d’oggi, non esiste città al mondo totalmente priva di graffiti – intesi come espressione artistica, da non associare ai graffiti compiuti come mero atto vandalico – o di opere di street art. Nel corso degli anni, il fenomeno si è evoluto e il numero di giovani artisti o estimatori del genere è cresciuto in maniera esponenziale, tanto da formare delle vere e proprie sotto-culture fino ad influenzare il pensiero e l’estetica predominanti.
Il graffiti writing, nella sua accezione contemporanea del termine, nasce e si sviluppa negli anni Settanta-Ottanta, a New York. In pochi anni, i writer invadono i muri e i treni metropolitani della città. Il fenomeno virale si trasferisce nelle gallerie e alcuni writer acquisiscono popolarità. Il graffiti writing diventa un vero fenomeno artistico, tanto da influenzare artisti come Keith Haring e Jean-Michel Basquiat.
Durante il suo processo evolutivo, il graffiti writing sviluppa nuove correnti e sottogeneri, unificati tutti all’interno della macro-categoria della street art. La street art o arte urbana, comprende numerosi stili, che si accomunano per l’intervento – illegale o meno – nel tessuto urbano e l’utilizzo delle strutture cittadine come supporto per le proprie opere. Tra gli stili compresi nella street art e sviluppati dai più importanti street artist si annoverano: spray art, stencil art, poster art, sticker art e pittura murale e, trattandosi di un genere sempre in evoluzione, emergono in continuazione nuovi stili volti a sfruttare artisticamente al meglio, il contesto urbano.
Gli street artist hanno raggiunto un livello di fama e delle quotazioni artistiche notevoli e sono entrati di diritto nell’olimpo degli artisti contemporanei. Figure influenti come Shepard Fairey e Banksy hanno esposto nei più importanti centri d’arte e ogni loro azione produce un effetto mediatico non indifferente. La street art ha rivoluzionato la figura dell’artista e l’idea di fruizione dell’arte, avvicinando l’artista al suo pubblico per mezzo di una comunicazione diretta e senza intermediari. Le opere di street art si possono ammirare gratuitamente, in ogni parte della città, a qualsiasi ora del giorno e della notte e i lavori in galleria vengono generalmente apprezzati in seguito, quando già si è entrati in contatto con le opere dell’artista in strada.
Il fenomeno del graffiti writing e della street art in Italia è ormai consolidato ed estremamente vitale. Come per il resto del mondo, anche sul territorio italiano, la prima corrente a svilupparsi è stata quella del graffiti writing, durante la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta. I writer italiani hanno concentrato le loro attenzioni sui muri e sui vagoni della rete ferroviaria, creando uno stile unico, mixando abilmente influenze americane ed europee. In seguito, sono emersi tutti gli altri stili. L’Italia può vantare artisti riconosciuti e apprezzati a livello mondiale, come Blu, Ericailcane e Sten&Lex. Le amministrazioni comunali iniziano a diventare consapevoli del potenziale della street art per la riqualificazione del territorio e stanno iniziando ad incentivare queste espressioni artistiche, patrocinando festival o donando muri legali su cui dipingere.
Attualmente la street art sta vivendo una golden age, nonostante ci sia bisogno ancora di un discreto lavoro di informazione ed educazione a questo movimento, per far capire che street art non equivale a vandalismo. Nel corso degli anni, la street art ha rivoluzionato il modo di pensare, fare e recepire l’arte, influenzando non solo il settore delle arti visive, ma vari ambiti espressivi, come la grafica, la moda o il cinema, grazie al suo stile dinamico, giovane, innovativo e dal linguaggio universale. |
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