Abstract:
Il carattere totalizzante assunto dal primo conflitto mondiale determinò una condizione duplice per i bambini: oltre a rappresentare le vittime dirette e indirette della violenza e della brutalizzazione, essi figurarono come indiretti protagonisti dell'esperienza della guerra, attori nei diversi fronti interni sorti a partire dal 1914. Furono, certamente, testimoni dell'evento. Mediante l'analisi di un campione circoscritto di testimonianze (composto essenzialmente da «fonti dell'io»), l'isolamento di nuclei sensibili della memoria e l'analisi delle loro articolazioni e dei contenuti ricorrenti, sarà dunque possibile delineare una parziale mappatura dello spazio collettivo popolare riservato al ricordo dell'infanzia in guerra nel primo Novecento italiano. Ad emergere sarà uno scenario complesso e multiforme, un quadro generale composto da persistenze e fattori di discontinuità: dalla compresenza di una portata del tutto nuova degli eventi – generata dallo sconvolgimento degli anni del conflitto – e della continuità in taluni aspetti del vissuto delle classi popolari.