Il mobbing: una fattispecie ancora in cerca d'autore?

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dc.contributor.advisor Brino, Vania it_IT
dc.contributor.author Copetta, Silvia <1988> it_IT
dc.date.accessioned 2014-06-04 it_IT
dc.date.accessioned 2014-09-20T09:08:22Z
dc.date.issued 2014-06-18 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/4912
dc.description.abstract Ogni persona che si appresta a fare ingresso nel mondo del lavoro diventerà membro di un’organizzazione e, inevitabilmente, dovrà stabilire delle relazioni con colleghi, collaboratori e superiori. In un contesto competitivo, come può essere quello lavorativo, l’insorgere di conflitti sembra del tutto normale, ma ci si chiede: cosa accade quando si supera quella soglia definita accettabile? Il conflitto da fisiologico diventerà patologico, tanto da minare in maniera grave e continuativa i rapporti interpersonali e l’intero processo produttivo. È proprio in tale contesto che deve essere ricercata l’origine del mobbing, oggetto della corrente trattazione. Ci si pone l’obiettivo di raccogliere le principali teorie psicologiche al fine di conseguire le informazioni necessarie per intraprendere un’analisi a livello giuridico del fenomeno stesso. In particolare verrà offerta una ricostruzione di alcuni dei progetti di legge presentati in Parlamento durante le varie legislature, allo scopo di sottolineare i motivi che non hanno permesso di giungere ad una legislazione in materia. Ulteriormente, il vuoto normativo fa gravare interamente sui giudici l’onere definitorio, pertanto verrà proposta una ricostruzione dei maggiori contributi giurisprudenziali al fine di individuare l’attuale inquadramento della fattispecie in sede giudiziale e, quindi, di indicare i requisiti propri del mobbing che sono stati ritenuti giuridicamente rilevanti. Successivamente, le definizioni offerte dalla nostra giurisprudenza saranno oggetto di costante riferimento per costruire un’analisi comparata tra alcuni Stati, sia appartenenti all’Unione Europea che al di fuori di tale organizzazione sovranazionale, allo scopo di individuare degli esempi virtuosi che potrebbero costituire un punto di partenza sul quale costruire una nostra eventuale legislazione. Infine, dopo un breve accenno alla qualificazine dei danni provocati alla vittima ed alla possibilità di ottenere una tutela previdenziale, si vuole affrontare il fenomeno da un’ottica puramente aziendale. Si cercherà, in tale ambito, di comprendere, in primis, quale evoluzione sia avvenuta all’interno del contesto aziendale per permettere l’insorgere di tali conflitti patologici, in secondo luogo, quali siano i costi che un’azienda deve sopportare in caso di mobbing, ed infine, di quali metodi questa può avvalersi al fine di prevenire l’insorgenza di tale fenomeno. Le risposte a tali quesiti saranno sempre supportate da esempi concreti. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Silvia Copetta, 2014 it_IT
dc.title Il mobbing: una fattispecie ancora in cerca d'autore? it_IT
dc.title.alternative it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Economia e gestione delle aziende it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Management it_IT
dc.description.academicyear 2013/2014, sessione estiva it_IT
dc.rights.accessrights closedAccess it_IT
dc.thesis.matricno 816368 it_IT
dc.subject.miur IUS/07 DIRITTO DEL LAVORO it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend 10000-01-01
dc.provenance.upload Silvia Copetta (816368@stud.unive.it), 2014-06-04 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Vania Brino (vania@unive.it), 2014-06-16 it_IT


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