Abstract:
Con l’introduzione in Europa dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, nei bilanci individuali e consolidati redatti in conformità di tali principi la procedura di impairment si è sostituita all’ammortamento sistematico dell’avviamento, posta contabile rilevante in molti bilanci di società europee. Il presente elaborato si propone quindi di analizzare i margini di discrezionalità concessi dai principi IAS/IFRS nella predisposizione dei bilanci e in particolare con riguardo all’impairment test dell’avviamento, col fine di verificare se questi margini siano utilizzati opportunisticamente dagli amministratori per raggiungere predefiniti obiettivi di rappresentazione. Dopo una breve premessa sulle dinamiche che conducono all’evidenziazione del goodwill nell’attivo di stato patrimoniale, si esaminano le varie fasi nelle quali si articola l’impairment test relativo a tale voce contabile, secondo quanto previsto dallo IAS 36; l’analisi è propedeutica per la successiva disamina degli spazi di manovra sui quali il management potrebbe agire strumentalmente in vista del conseguimento del risultato d’esercizio target. È poi fornita una definizione di politiche di earnings management (note nella letteratura italiana con l’espressione “politiche di bilancio”), con evidenza dei profili salienti che configurano tali politiche, ed è esposta una visione d’insieme delle varie modalità con le quali l’attività manipolativa dei manager si può presentare. Al termine della trattazione si riportano i risultati di indagini empiriche svolte sia con riferimento al contesto nazionale che a quello europeo quanto all’eventuale presenza di politiche di bilancio relativamente all’avviamento e viene analizzato un caso concreto (il bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia) che segnala possibili manipolazioni dei redattori del bilancio nello svolgimento del test di impairment.