Abstract:
Il rapporto tra essere e linguaggio rappresenta la via sulla quale si snoda il pensiero di Martin Heidegger. Tale rapporto è analizzato fin da Essere e Tempo: se inizialmente sembra rimanere nell’ambito dell’analitica esistenziale, si impone poi all’attenzione dell’autore, secondo le indicazioni della Lettera sull’Umanismo, alla fine della seconda sezione, proprio laddove l’opera è rimasta incompiuta. Il cammino di Heidegger non affronta a questo punto una brusca Kehre, bensì si dispiega in un continuo andenken, un pensare ancora il linguaggio originario, quel linguaggio che solo può parlare dell’essere come evento, del suo darsi; quel linguaggio puro che è la poesia. Attraverso Sentieri interrotti, la conferenza su Holderlin e l'essenza della poesia e Differenza e Identità, le riflessioni di Heidegger convergono sull'opera In cammino verso il linguaggio, nella quale l'autore rende esplicito il rapporto tra Denken e Dichtung, tra pensiero e poesia, e staglia tale rapporto sull'orizzonte del quieto silenzio. Quest'ultimo, grazie a Il principio di ragione, può emergere come l'Ab-grund che solo dà fondamento, come la Stille che sola può rendere possibile ogni discorso e ogni rapporto.