dc.contributor.advisor |
Brombal, Daniele |
it_IT |
dc.contributor.author |
Mino, Benedetta Francesca <1988> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2014-06-07 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2014-09-20T08:47:15Z |
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dc.date.issued |
2014-06-25 |
it_IT |
dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/4765 |
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dc.description.abstract |
Il lavoro di ricerca intende analizzare i principali ostacoli che le aziende straniere operanti nel settore cosmetico si trovano ad affrontare per l’ingresso e la commercializzazione dei loro prodotti nel mercato cinese.
Tali ostacoli si esprimono in particolar modo in barriere non tariffarie che tramite una normativa rigida e complessa impongono alle aziende straniere di svolgere con rigore e accuratezza le procedure richieste per l’esportazione e la libera vendita nel mercato cinese. Infatti la normativa stabilisce che tutti i cosmetici importati per la prima volta nella RPC possono essere venduti nel mercato cinese solo se, qualora soddisfino tutti gli standard richiesti, abbiano ottenuto l’autorizzazione e la registrazione dei cosmetici da parte delle autorità competenti, la cui approvazione è frutto di un iter lungo, arduo e costoso.
La complessità di tale procedura è stata anche confermata nella prassi vera e propria durante il progetto di stage svolto presso un’azienda italiana produttrice di cosmetici di cui riporto il caso di studio, la quale ha dovuto affrontare numerose difficoltà per l’ottenimento delle certificazioni necessarie per l’esportazione nella RPC.
Un contesto normativo così stringente, oltre ad avere come obiettivo principale, quello di garantire l’immissione sul mercato di prodotti controllati e sicuri per tutelare la sicurezza dei consumatori, obiettivo a cui del resto tende la gran parte dei Paesi sviluppati, sembra anche far trasparire un secondo fine che si declina in una politica protezionistica adottata per ostacolare le aziende straniere e, al contempo, salvaguardare e favorire le aziende nazionali.
Nella tesi verrà presentata l’analisi dell’intera procedura che un’azienda straniera deve compiere per introdurre i propri prodotti cosmetici nel mercato cinese, soffermandosi passo dopo passo sulle singole fasi del processo e le relative documentazioni, tempi e costi richiesti, a partire dall’ottenimento della certificazione cosmetica, le norme che regolano le modalità di etichettatura fino all’ispezione. |
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dc.language.iso |
it |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
it_IT |
dc.rights |
© Benedetta Francesca Mino, 2014 |
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dc.title |
Il mercato dei cosmetici in Cina. Barriere all'ingresso dei prodotti
di importazione. |
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dc.title.alternative |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Lingue e istituzioni economiche e giuridiche dell’asia e dell’africa mediterranea |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Scuola in Studi Asiatici e Gestione Aziendale |
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dc.description.academicyear |
2013/2014, sessione estiva |
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dc.rights.accessrights |
closedAccess |
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dc.thesis.matricno |
821647 |
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dc.subject.miur |
L-OR/21 LINGUE E LETTERATURE DELLA CINA E DELL'ASIA SUD-ORIENTALE |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.subject.language |
CINESE |
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dc.date.embargoend |
10000-01-01 |
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dc.provenance.upload |
Benedetta Francesca Mino (821647@stud.unive.it), 2014-06-07 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Daniele Brombal (daniele.brombal@unive.it), 2014-06-24 |
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