Abstract:
La massiccia immigrazione russa degli anni ’90 ha sconvolto Israele in senso etnico, sociale e demografico.
Lo scompenso psicologico, tuttavia, è stato sperimentato in primo luogo dai repatrianty, gli ebrei sovietici che hanno scelto la via dell’aliya, il ritorno nella Terra di Israele. Nel presente lavoro si indaga come gli olim abbiano saputo adattarsi alla nuova realtà creando istituzioni culturali di supporto: dagli anni ’90 nascono pubblicazioni in lingua russa di ogni genere e per ogni pubblico. In questo contesto la rivista umoristica “Beseder?”, riveste un ruolo peculiare: accompagna il nuovo immigrato nel cammino di adattamento alla società israeliana, dando dignità e riconoscimento all’eredità culturale grande-russa abbandonata ed allo status sociale perduto nell’inserimento occupazionale, aiutando a superare le divergenze materiali e culturali attraverso lo humour, compensando le perdite e rafforzando la solidarietà di gruppo. Dopo una presentazione del panorama storico in cui la rivista si inserisce e dei suoi precedenti letterari si giunge all’analisi dei contenuti, evidenziando i temi più frequenti negli anni analizzati e concentrandosi sull’utilizzo in essi degli espedienti satirici della tradizione umoristica russa ed ebraica.