Abstract:
L’elaborato si propone di indagare le ragioni storiche alla base del sodalizio politico attualmente esistente tra Mosca e Damasco. Il primo capitolo delinea in breve il contesto storico dell’Unione Sovietica e della Siria. Tale analisi ha il duplice intento di inquadrare le principali scelte politiche effettuate nel corso degli anni dal Cremlino e di descrivere la situazione che portò, nel 1970, alla consacrazione del regime di Hafiz al-Asad in Siria. Il secondo capitolo studia il fenomeno dell’ascesa del Terzo Mondo sulla scena internazionale. Il clima di guerra fredda sorto tra URSS e USA all’indomani della seconda guerra mondiale ebbe infatti un forte impatto su quei Paesi che a partire dagli anni ‘20 avevano intrapreso una lotta per ottenere l’indipendenza dal dominio coloniale. In breve tempo il Terzo Mondo divenne oggetto di attenzioni da parte delle due superpotenze, entrambe convinte della validità del loro modello ideologico. È in questo contesto, che negli anni ‘50, l’Unione Sovietica si avvicinò in maniera determinante al Terzo Mondo e alla Siria. Il terzo capitolo entra nel merito delle relazioni tra Siria e URSS: in esso si analizzano le condizioni che, a partire dal 1954-1955, portarono alla nascita del rapporto strategico tra i due Paesi. Le questioni oggetto di approfondimento sono le seguenti: il rapporto tra al-Asad e i segretari del PCUS, la questione arabo-israeliana, la guerra in Libano, il trattato di amicizia e cooperazione del 1980 e le relazioni economiche e militari. Infine, il quarto capitolo delinea il quadro dell’alleanza all’indomani del crollo dell’Unione Sovietica. Dopo la difficile fase degli anni ’90, la special relation tra Mosca e Damasco riprese negli anni 2000 con l’elezione di Putin al Cremlino e il passaggio di consegne tra al-Asad padre e al-Asad figlio.