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Il titolo di questa tesi, I misteriosi casi di Lord Peter Wimsey, fa riferimento a tre racconti brevi estrapolati dalla raccolta "Hangman’s Holiday" di Dorothy L. Sayers (Oxford 1893 – Londra 1957). Pubblicato nel Regno Unito nel 1933, il libro comprende dodici detective stories di cui quattro hanno come protagonista l’aristocratico e dilettante investigatore, Lord Peter Wimsey.
I tre racconti qui tradotti e analizzati, vedono Lord Peter Wimsey alle prese con tre casi da risolvere molto diversi tra loro, due dei quali rasentano il genere horror. Nel primo, "L’immagine allo specchio", il nostro detective dovrà risolvere un caso di omicidio, che lo porterà ad ascoltare una strana storia e ad aiutare il presunto assassino. Come Peter, anche quest’ultimo ha subito uno shock da bombardamento e dopo quella terribile esperienza scopre di avere tutti gli organi interni dall’altra parte. Inoltre gli accadranno altre cose inspiegabili che lo porteranno a pensare che la sua immagine allo specchio abbia preso vita e che lo perseguiti nella realtà e nei suoi peggiori incubi. Lord Peter Wimsey con la sua delicatezza, gentilezza d’animo e intelligenza , riuscirà a risolvere anche questo caso intricato.
Ancora più colorato di tinte oscure, il secondo racconto, "L'incredibile fuga di Lord Peter Wimsey", si sviluppa in un paesino abbarbicato sui Pirenei, nei Paesi Baschi. Da tempo vive lì un dottore americano con sua moglie, la quale secondo la gente del posto (gente semplice che crede all’esistenza della magia nera) sarebbe stata colpita da una maleficio. I nodi verranno al pettine quando un vecchio amico di famiglia, anche lui in quel villaggio per motivi di studio, dopo essere fuggito sotto shock dalla casa della coppia, incontrerà casualmente il brillante investigatore che alla fine farà luce sulla misteriosa faccenda. Il fortunato incontro metterà Peter a conoscenza di quella storia che, proprio perché molto strana, lo appassionerà tanto da decidere di trasferirsi in quel posto sperduto per risolvere il caso. Una volta lì, Lord Peter Wimsey, “il mago” in questo racconto, darà massimo sfogo alla sua immaginazione e farà credere a tutti di avere dei poteri soprannaturali. Il suo piano alla fine funzionerà e Alice, colei che pareva essere posseduta, verrà salvata.
Il terzo e ultimo racconto, "La collana di perle", è decisamente meno tetro e si sviluppa su uno sfondo più classico per un crimine, cioè amici e parenti radunati in una grande villa della campagna inglese tra i quali si nasconde un ladro di perle preziose. I giorni sono quelli del periodo natalizio e il padrone di casa, il ricchissimo Sir Septimus Shale, ama festeggiare il Natale in modo molto tradizionale. Tra le altre, una tradizione a cui tiene molto è quella di donare a sua figlia Margharita una perla per ogni suo compleanno, che coincide con la Vigilia; ma durante uno dei tanti giochi che in un certo senso Sir Septimus impone ai suoi ospiti, la collana sparisce e tutti i presenti sono d’accordo ad affidare il caso a uno degli invitati, Lord Peter Wimsey. Con grande astuzia e spirito d’osservazione, l’investigatore gentiluomo riuscirà, ancora una volta, a identificare il colpevole. |
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