IL VIAGGIO A SCUOLA DEI MINORI STRANIERI ADOTTATI E IMMIGRATI

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dc.contributor.advisor Perocco, Fabio it_IT
dc.contributor.author Boldrin, Eva <1986> it_IT
dc.date.accessioned 2014-02-02 it_IT
dc.date.accessioned 2014-03-29T10:46:17Z
dc.date.available 2015-04-07T13:58:31Z
dc.date.issued 2014-02-28 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/4499
dc.description.abstract Per ciascun minore l’inserimento nel contesto scolastico rappresenta un momento cruciale nella propria vita e lo è tanto più per un minore straniero adottato o per un minore straniero immigrato, che, attraverso la scuola, sperimenta il suo primo vero incontro con il Paese di accoglienza. Il contesto scolastico diventa luogo privilegiato di una funzione formativa, di integrazione sociale e di sviluppo delle relazioni, a cui la presenza di un minore di origine straniera pone una richiesta educativa complessa, per cui esso è tenuto ad attrezzarsi. Al minore straniero, sia esso immigrato o adottato, non può essere negato il diritto di essere accompagnato nel proprio percorso di estrinsecazione personale, né il diritto di vedere garantita una equilibrata integrazione nel tessuto sociale di appartenenza, attraverso transazioni educative sinergiche e condivise tra tutti i soggetti di riferimento preposti alla sua cura e tutela (famiglia di origine per il bambino straniero immigrato, famiglia adottiva per il bambino adottato internazionalmente, scuola, servizi sociali, servizi specialistici, enti autorizzati, tribunali per i minorenni, associazioni territoriali e università). Il presente lavoro di tesi ha l’intento di andare a osservare il grado di consapevolezza della scuola e l’utilizzo di strumenti differenti alla presenza del bambino straniero adottato e di quello straniero immigrato, essendo improprio assimilare le loro caratteristiche. Essi, infatti, oltre a presentare peculiarità differenti, portano al contempo bisogni diversi. La scuola è consapevole delle profonde differenze esistenti? Quali sono gli strumenti di cui si dota l’ambito scolastico? Nasce da qui l’idea di una ricerca di tipo qualitativo che coinvolge i dirigenti scolastici di otto scuole (4 scuole dell’infanzia e 4 scuole primarie, pubbliche e paritarie) del territorio della Provincia di Padova, con la finalità di osservare e rilevare la realtà, seppur circoscritta, del fenomeno. L’obiettivo finale è quello di indagare l’esistenza o la possibilità di realizzare dei percorsi facilitativi per il miglior inserimento scolastico sia dei bambini arrivati in adozione internazionale, sia di quelli immigrati, al fine di favorire una più adeguata integrazione nel contesto comunitario e sociale. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Eva Boldrin, 2014 it_IT
dc.title IL VIAGGIO A SCUOLA DEI MINORI STRANIERI ADOTTATI E IMMIGRATI it_IT
dc.title.alternative it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Lavoro, cittadinanza sociale, interculturalità it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Scuola in Servizio Sociale e Politiche Pubbliche it_IT
dc.description.academicyear 2012/2013, sessione straordinaria it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 825583 it_IT
dc.subject.miur MAT/09 RICERCA OPERATIVA it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.provenance.upload Eva Boldrin (825583@stud.unive.it), 2014-02-02 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Fabio Perocco (fabio.perocco@unive.it), 2014-02-17 it_IT


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