Abstract:
Lo scopo di questa ricerca è analizzare le trasformazioni avvenute nel mondo del lavoro europeo negli ultimi quarant’anni. Saranno studiati casi di differenti paesi facenti parte dell’Unione europea con il proposito di individuare l’esistenza o meno di elementi comuni nella trasformazione del mondo del lavoro e nella perdita di potere contrattuale della classe lavoratrice europea.
Gli strumenti teorici di analisi saranno introdotti a partire dagli studi effettuati da Beverly J. Silver e Giovanni Arrighi sull’ascesa e il declino dei movimenti operai parallelamente al susseguirsi dei cicli egemonici mondiali. Sarà posta l’attenzione sul rapporto fondamentale tra movimento del capitale e reazione organizzata delle classi lavoratrici europee. Analizzando i meccanismi storici di ascesa e declino dei movimenti operai organizzati sarà possibile individuare le analogie e le differenze presenti nei diversi paesi europei dove la classe lavoratrice e il sindacato hanno intrapreso strade comuni o differenti rispetto al trend storico degli ultimi quarant’anni. Gli anni ‘70 ed ‘80 verranno analizzati come fulcro fondamentale della trasformazione socio-economica europea; individuando i momenti cardine nel cambiamento delle relazioni politico-sociali tra la classe lavoratrice ed il resto della società. Risulterà fondamentale lo studio delle relazioni lavorative nell’industria metal-meccanica e automobilistica, perfetto specchio delle relazioni industriali tra sindacato, classe lavoratrice e classe dirigente.
In particolare verranno analizzate tre nazioni che rappresentano tre differenti casi di evoluzione socio-economica: Regno Unito, Italia e Germania. Sarà mostrata la differente evoluzione storica del mondo del lavoro industriale approfondendo per ogni nazione le fasi storiche salienti della trasformazione della classe lavoratrice: la guerra dichiarata dal primo ministro Thatcher ai sindacati in Gran Bretagna e le seguenti politiche neoliberiste di de-industrializzazione; l’apice della lotta di classe in Italia, dalle conquiste sindacali degli anni ‘70 allo spartiacque delle vertenze FIAT, con la marcia dei 40.000 che ha segnato l’inizio del declino del sindacato italiano; la riqualificazione industriale tedesca della fine degli anni ‘70, la riunificazione tedesca e l’innovativa riforma del lavoro Hartz che ha determinato un nuovo tipo di relazione tra classe lavoratrice, sindacato e industria.