Abstract:
Il primo capitolo introduce il concetto di cicloturismo come forma di turismo attiva, legata ad un interesse speciale, nella quale gioca un ruolo fondamentale non tanto la meta da raggiungere ma il viaggio da compiere per raggiungerla. Segue un’analisi della domanda che mira a studiare il profilo e il comportamento di questa tipologia di viaggiatori: si parla al plurale in quanto all’interno del pubblico dei cicloturisti sono presenti diverse sottocategorie che presentano qualità e motivazioni molto diverse tra loro. Appare necessaria anche un’analisi dell’offerta, in modo da capire quali sono le attuali tendenze del settore.
Partendo dal presupposto che, per poter ideare e pensare a strategie da adottare, bisogna conoscere le maggiori realtà di successo, il secondo capitolo è pensato proprio a questo. Vengono prese ad esame quelle destinazioni affermate nel campo del cicloturismo e caratterizzate da una forte cultura della bicicletta, in modo da individuare le strategie e gli strumenti adottati per favorire la crescita del turismo in bici.
Il terzo capitolo tenta di fotografare la situazione italiana delle due ruote. Non a caso questo capitolo è stato collocato dopo quello delle migliori pratiche: in tal modo è possibile sviluppare una lettura critica e comprendere fin da subito il divario esistente tra la realtà italiana e quella europea. Tuttavia non bisogna dimenticare che anche nel Bel Paese sono presenti delle realtà di successo e delle proposte che, se efficacemente attuate, possono aiutare l’Italia a rimettersi in gioco e colmare lo storico ritardo nel settore.
Infine l’ultimo capitolo è dedicato al caso specifico denominato “Veneto Bike”. In questa sezione viene presentato il percorso intrapreso dalla Regione Veneto verso la costruzione di una rete cicloturistica regionale e le strategie adottate per implementarla. Il lavoro si conclude tentando di analizzare in maniera critica il progetto cicloturistico veneto e presentando delle proposte al passo con l’offerta presente in Europa.