Il controllo di gestione negli studi professionali. Lo studio Ardito - Cojutti - Corciulo - Graffi Brunoro - Zilli: un interessante esempio italiano.

Abstract

La presente trattazione presenta il tema del controllo di gestione all'interno degli studi professionali. Dopo una sezione iniziale che offre una panoramica concernente le strutture organizzative e di governance che più spesso vengono adottate all'interno degli studi, la trattazione si concentra sulla gestione dei rapporti con gli stakeholder considerati in senso lato (dai clienti al personale, fino a giungere ai concorrenti). Le dinamiche, spesso complesse e di diversa natura, che regolano le relazioni in esame devono essere necessariamente oggetto di una gestione accurata, al fine di evitare che eventuali soluzioni semplicistiche minino il raggiungimento degli obiettivi prefissati. In seguito, il lavoro, attraverso un'analisi delle fasi che caratterizzano il controllo di gestione tradizionalmente considerato, mira a fornire gli stimoli per l'implementazione di quest'ultimo nell'ambito degli studi professionali. A torto quasi mai concepiti in ottica imprenditoriale, tali realtà, soprattutto se consideriamo il contesto italiano, faticano infatti a comprendere i benefici che, con sforzi relativi, potrebbero essere ottenuti adottando adeguati sistemi di controllo di gestione. L'ultimo capitolo offre un'evidenza empirica di quanto precedentemente sostenuto attraverso la presentazione del caso dello studio Ardito - Cojutti - Corciulo - Graffi Brunoro - Zilli, il quale è riuscito ad implementare con pregevoli risultati il controllo di gestione nel contesto professionale.