Abstract:
La tesi prende le mosse dalla traduzione dalla lingua hindī del romanzo Sūkhā bargad (Il baniano secco) dell’autore contemporaneo indiano Manzūr Ehteśām. Attraverso le vicende personali dei protagonisti del romanzo appartenenti a una famiglia della classe media musulmana di Bhopal, l’autore apre una finestra sulla situazione psicologica e sociale della comunità musulmana indiana del post indipendenza, esplorandone i conflitti interiori, la ricerca identitaria e ponendo in evidenza il deterioramento dei rapporti intercomunitari e dei valori secolari professati dalla costituzione indiana. La traduzione del romanzo nella sua interezza è corredata da un commento che si ripropone di analizzare e di mettere in luce le considerazioni relative alla comunità musulmana indiana che emergono dalla narrazione fornendo al lettore una chiave di lettura che gli permetta di interpretare e comprendere appieno i molteplici significati sottesi al testo letterario. Particolare attenzione è stata posta all’analisi della psicologia dei personaggi, del loro rapporto con i membri della classe sociale cui appartengono e con le altre componenti sociali del contesto e in particolare della città di Bhopal ove il romanzo è ambientato. Infine viene sottolineata l’importanza ricoperta all’interno del romanzo dagli eventi storici riguardanti i rapporti tra India e Pakistan, importanza dovuta alle ricadute emotive e sociali che questi hanno sulle vite dei protagonisti, sulla loro definizione di sé e sui rapporti con le persone appartenenti alla comunità indù.