Abstract:
L'immagine della donna romana dedita alla filatura e alla tessitura della lana rappresenta una virtù nel mondo romano. Il silenzio è un'altra caratteristica che identifica l'esemplarità femminile. Attraverso fonti prevalentemente letterarie il lavoro propone un excursus di figure femminili romane legate al lanificium e al silenzio, in particolare eroine mitiche e divinità, collocate in epoca arcaica dagli autori che ne danno testimonianza. Dalla realtà, in cui la subordinazione femminile è propria della mentalità maschile, alla letteratura, tramite cui la visione patriarcale degli autori ci consegna l’immagine della donna che, per essere esemplare, è tenuta a seguire un modello. Esso si può definire “il modello matronale romano”, di cui si approfondiscono le due caratteristiche sopra accennate: l’essere lanifica e l’essere silenziosa. In questo lavoro ripercorrere una parte dell’epoca più antica della civiltà romana risulta importante e significativo, per fare emergere le probabili origini di tale modello. La voce degli autori latini presi in analisi è quindi fondamentale, in particolare tenendo conto del loro vissuto posteriore all’età arcaica, prova del fatto che la riproposizione di un modello ne attesta, soprattutto se affonda radici lontane, l'intramontabilità.