Abstract:
Questo lavoro consiste in una ricerca di carattere linguistico che ha come obiettivo l'elaborazione di una rassegna critica nella quale mettiamo a confronto i principali contributi sull'aspettologia delle più importanti scuole di pensiero linguistico.
Il primo capitolo si propone di ripercorrere in modo estremamente sintetico alcune fasi della storia della linguistica, sottolineando con quali modalità e in che arco temporale questa disciplina sia riuscita a trovare un suo spazio all'interno delle materie scientifiche e come le modalità di indagine degli studiosi si siano diversamente orientate e siano cambiate nel tempo.
Abbiamo quindi descritto come la lingua russa sia giunta alla sua forma attuale, tracciando un quadro storico generale della sua evoluzione, dal VII secolo d.C. alla fine del XVIII secolo, momento nel quale gli eruditi si avvicinano alla lingua russa con intenti scientifici e si assiste alla nascita dei primi dizionari.
Abbiamo in seguito definito sul piano filologico come la struttura verbale si presentasse nei primi testi scritti e come poi si sia strutturata fino a giungere alla forma attuale, dando particolare rilievo alla trasformazione della categoria dell'aspetto, che da una fase iniziale nella quale essa era una valenza propria solo ad alcune forme, è divenuta, com’è oggi una categoria imprescindibile di ogni singola forma verbale.
Nel successivo nucleo del nostro studio, abbiamo focalizzato la definizione dell’aspetto e situato cronologicamente gli inizi della trattatistica scientifica su di esso in connessione alla lingua russa, esponendo e confrontando i lavori di grandi studiosi internazionali come Maslov, Forsyth, Bondarko, Jakobson e altri a questo riguardo, sia sul piano morfologico che lessicale.
Infine, servendoci dei dati sin qui acquisiti, abbiamo organizzato gli elementi comuni a gran parte degli studiosi per descrivere nel modo più coerente possibile caratteristiche e funzionamento di questa categoria verbale, pur essendo consapevoli degli accesi dibattiti che ancor oggi dividono la comunità scientifica su questo tema.
Lo schema che ne risulta si propone di descrivere , con tutta la chiarezza di cui siamo capaci e che un tema così complesso ci consente, la struttura dell’opposizione aspettuale di perfettivo e imperfettivo, quella delle sue reciproche funzioni e come questa opposizione venga recepita semanticamente e pragmaticamente.