Abstract:
La crisi che ha investito il sistema finanziario internazionale a partire dal 2007 ha evidenziato come il mercato monetario sia importante per l'economia nel suo complesso ma, al tempo stesso, come possa dimostrarsi un canale rilevante per la trasmissione di una crisi finanziaria.
I modelli di intermediazione basati su meccanismi di mercato (definiti OTD - Originate To Distribute) cui si sono orientate molte banche negli USA sin dagli anni 80 hanno permesso di generare attraverso i processi di cartolarizzazione, prodotti finanziari opachi e complessi sotto il profilo tecnico e contrattuale, rendendo difficile al mercato la loro valutazione. Il rischio intrinseco a questi prodotti di finanza strutturata si è così trasmesso in via capillare all'intero sistema finanziario internazionale.
La crisi ha evidenziato la precarietà del mercato creditizio e finanziario, alimentando una diffusa sfiducia nelle capacità delle banche di fronteggiare situazione di instabilità persistenti.
Le fragilità emersa sotto il profilo patrimoniale e della liquidità le ha costrette a frenare la concessione di credito all'economia comprese le famiglie e le PMI in particolare. La diffidenza e la maggior prudenza da parte degli istituti di credito, sono state le basi dalle quali si è profilato il “credit crunch”.
La tesi si propone di analizzare gli effetti della crisi sul sistema bancario e sulla concessione di credito, quest'ultima in relazione ai fattori che hanno maggiormente inciso sul mutamento degli standard di credito nei confronti delle PMI, compreso il ruolo della regolamentazione e della vigilanza bancaria.