Abstract:
L’attuale crisi finanziaria ed economica ha evidenziato la necessità per gli Stati di proteggere le loro entrate tributarie dal continuo e crescente sviluppo dei fenomeni della frode e dell’evasione fiscale internazionale. Alla luce del fatto che la cooperazione amministrativa risulta essere lo strumento più efficace per realizzare tale contrasto, gli organi comunitari e internazionali sono intervenuti sul tema dello scambio di informazioni, potenziandolo e rendendolo più efficace.
In ambito comunitario, è stata emanata la direttiva 2011/16/UE relativa alla cooperazione amministrativa nel settore fiscale, la quale, dal 1° gennaio 2013, è andata a sostituire la direttiva 77/799/CEE, ormai inadeguata all’odierno contesto sociale ed economico. Con la nuova direttiva sono state introdotte numerose novità e lo scambio di informazioni è stato allineato a quello disciplinato dal Modello OCSE.
Il nuovo provvedimento comunitario risulta essere innovativo sia sul piano formale, grazie alla chiarezza e alla precisione delle disposizioni, sia sul versante sostanziale poiché ha ampliato notevolmente l’ambito di applicazione della cooperazione amministrativa. Inoltre, la direttiva introduce dei termini temporali entro cui deve avvenire lo scambio di informazioni, rivoluziona completamente lo scambio automatico di informazioni, rendendolo la modalità principale con cui deve avvenire lo scambio di dati, e sembra neutralizzare le norme relative al segreto bancario che in passato avevano limitato la collaborazione.