dc.contributor.advisor |
Urbani, Alberto |
it_IT |
dc.contributor.author |
Comi, Enrico <1989> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2013-10-08 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2013-12-03T12:20:16Z |
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dc.date.available |
2015-01-17T09:36:16Z |
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dc.date.issued |
2013-10-23 |
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dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/3883 |
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dc.description.abstract |
Lo scopo del presente lavoro è di analizzare l’istituto dell’amministratore indipendente bancario alla luce dei requisiti richiestigli dall’ordinamento speciale. Il riferimento è alla professionalità, onorabilità e indipendenza. Al riguardo si procederà ad una breve analisi dei diversi requisiti evidenziandone le loro linee evolutive. Nello specifico, si vedrà come la professionalità sia stata fortemente ribadita a seguito della crisi perché ritenuta dalle autorità di vigilanza come un elemento essenziale per una «sana e prudente gestione» della banca. Invece, poiché il possesso di un’onorabilità meramente formale da parte degli esponenti aziendali desta numerose preoccupazioni in capo alla Banca d’Italia vi è la possibilità che a breve venga introdotto nel nostro ordinamento il “potere di removal”. Inoltre, dal momento che l’ordinamento bancario difetta tuttora di un requisito di indipendenza ed essendo tale requisito il tratto qualificante la figura in oggetto, si procederà alla sua analisi ricostruendone i contenuti attualmente in uso da parte delle banche, i quali tuttavia risultano inadeguati secondo l’autorità di vigilanza bancaria a causa delle motivazioni esposte nel documento Analisi delle modifiche statutarie delle banche di recepimento delle disposizioni di vigilanza in materia di corporate governance: tendenze di sistema e best practices osservate, studiato nel corso del lavoro.
Sarà anche analizzato il ruolo che in concreto svolge l’amministratore indipendente bancario nel sistema di amministrazione e controllo adottato dalla banca. In particolare in cosa si differenzia rispetto agli amministratori esecutivi e non esecutivi; la sua importanza alla luce della «tutela del risparmio»; e i rapporti che intrattiene con il collegio sindacale, gli organi di controllo dei modelli alternativi e il sistema dei controlli interni. Infine saranno indicati i compiti che vengono attribuiti a questa figura dalla letteratura e dalle norme redatte dalla Banca d’Italia, in particolare il riferimento va alla c.d. disciplina delle operazioni con parti correlate. |
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dc.language.iso |
it |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Enrico Comi, 2013 |
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dc.title |
L'amministratore indipendente bancario |
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dc.title.alternative |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Economia e finanza |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Dipartimento di Economia |
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dc.description.academicyear |
2012/2013, sessione autunnale |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
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dc.thesis.matricno |
821516 |
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dc.subject.miur |
IUS/05 DIRITTO DELL'ECONOMIA |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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it_IT |
dc.provenance.upload |
Enrico Comi (821516@stud.unive.it), 2013-10-08 |
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dc.provenance.plagiarycheck |
Alberto Urbani (albeurba@unive.it), 2013-10-21 |
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