Abstract:
La tesi intende affrontare il problema della crisi aziendale nella realtà del settore del mobile del nord-est.
Lo scoppio della crisi mondiale del 2008, ha portato molte conseguenze appartenenti a qualsiasi classe dell’economia. Con particolare riferimento alla situazione italiana si registra un calo drastico dei consumi, la diminuzione dell’occupazione e il tasso di disoccupazione che è andato alle stelle.
L’economia si era paralizzata, sia per quanto riguarda le famiglie che per quanto riguarda le imprese. Un’incidenza maggiore su quest’ultime è stato anche il credit crunch, la chiusura dell’accesso al credito per le imprese ha rappresentato un punto cruciale per la loro sopravvivenza: il rapporto banca-impresa si è incrinato ed è diventato sempre più complesso. Da un lato la banca per poter sottostare agli accordi di Basilea 2 non eroga più credito a quelle realtà che non siano solide o non abbiano idee concrete e le piccole-medie imprese, che hanno come prima fonte di finanziamento il credito bancario, si trovano sul lastrico, non sapendo più come continuare.
Tutto ciò accompagnato ad una situazione di difficoltà del momento porta l’azienda in crisi.
Per crisi aziendale si intende un momento di difficoltà non irreversibile. Il tempo ne è padrone: se presa per tempo si riesce ad uscirne più forti di prima. Si analizzeranno quelli che sono gli strumenti idonei per far venire alla luce i momenti di difficoltà aziendali, non dimenticando che ciò che è fondamentale è il cambiamento dell’etica imprenditoriale: l’imprenditore deve riuscire ad ammettere che la propria società sta attraversando un momento di difficoltà e non cercare di minimizzare quanto sta accadendo, poiché più passa il tempo più si avranno possibilità di fallimento.
L’imprenditore per capire per tempo la reale situazione dell’impresa si baserà su un’analisi per indici accompagnata da un buon controllo di gestione e anche da strumenti di previsione per il futuro come il budget. Si introdurrà inoltre anche un modello di previsione della crisi: lo Z-Score di Altman.
La conclusione della crisi aziendale vede infine due vie: il fallimento o la ristrutturazione. Si affronteranno le tematiche alla luce delle modifiche introdotte con la Legge di Stabilità del 2013.
Le procedure concorsuali sono radicalmente cambiate per permettere all’azienda in difficoltà di poter affrontare il problema e sono stati introdotti dei nuovi istituti rispetto all’iniziale legge del 1942.
Il concordato preventivo ora prevede una diversa disciplina, molto più predisposta nei confronti dell’imprenditore ed è stato recentemente introdotto anche il concordato in continuità, strumento per permette alle aziende che stanno attraversando questo particolare momento storico di uscire dalla crisi.
Si spiegheranno infine gli istituti dell’accordo di ristrutturazione e del piano di risanamento, nonostante quest’ultimo non venga quasi più utilizzato.
La tesi si conclude analizzando poi un campione di aziende del settore del mobile del nord-est dal 2007 al 2011, individuando attraverso un’analisi per indici lo stato di difficoltà che hanno o stanno attraversando. Si cercherà poi attraverso una lettura approfondita del bilancio di capire quali siano stati gli strumenti utilizzati in tema di ristrutturazione e infine si applicherà il modello di Altman per vedere se la crisi che ha colpito questa realtà fosse o meno prevedibile.