Abstract:
L’attività di Private Equity ha ormai assunto un ruolo sempre più di primaria importanza all’interno dei sistemi economici di tutto il mondo, sviluppandosi negli ultimi due decenni in modo molto consistente, non soltanto come capitali gestiti ma anche come fondi investiti. I fondi di Private Equity rappresentano un’importante fonte di finanziamento per qualsiasi tipologia di impresa, dalle start up alle società che intendono svilupparsi, dalle imprese in difficoltà finanziaria a quelle operanti in segmenti innovativi o di nicchia. Numerosi studi e ricerche hanno analizzato l’impatto economico di tali operazioni sulle singole società partecipate, dimostrando come tale strumento sia in grado di accelerare e favorire la crescita sia quantitativa che qualitativa della società target. Il presente lavoro intende partire da queste evidenze, analizzando tuttavia un aspetto di tali operazioni verso il quale la letteratura non ha prestato particolare interesse: l’impatto che l’holding period ha sulle perfomance delle imprese partecipate. Attraverso un’analisi ex post effettuata su un campione di imprese italiane Private Equity backed si è voluto indagare se ed in quale misura la durata della partecipazione ha effetti sulle performance economico-finanziarie delle società partecipate. Le evidenze raccolte hanno dimostrato come fatturato, EBITDA ed occupazione tendano a diminuire man mano che la durata della partecipazione aumenta, in linea con quanto accade per i principali indicatori di redditività. Meno riconducibili all’incremento dell’holding period sono gli impatti sulla solidità e solvibilità, ma gli spunti d’analisi offerti risultano essere comunque molto interessanti.