Abstract:
La tesi si pone l'obiettivo di analizzare l'onomastica attestata nel corpus epigrafico aramaico di Hatra alla luce dell'eredità culturale mesopotamica. A questo fine, essa si compone di due parti.
La prima consiste in un aggiornamento dell'importante opera di S. Abbadi (1983) sull'onomastica hatrena, esaminando le nuove iscrizioni che nell'ultimo trentennio si sono aggiunte al corpus e le nuove letture e interpretazioni che di queste sono state offerte. Per ogni nome di persona vengono riportate tutte le attestazioni note, corredate di traduzione e commento ove necessario; la discussione etimologica si rivolge anche alla ricerca di attestazioni nel patrimonio onomastico mesopotamico del I millennio a. C. e nei contesti culturali aramaici contemporanei, in particolar modo nei materiali epigrafici provenienti da Assur e nei corpora del palmireno e dell'antico siriaco.
La seconda parte prende le mosse dall'analisi dei meccanismi di trasmissione del patrimonio culturale mesopotamico dal crollo dell'impero neo-assiro, che non comportò tuttavia la scomparsa della cultura neo-assira, alle fasi neo- e tardo-babilonese, per giungere ai regni indipendenti che fiorirono fino al III secolo d. C. quali Osrhoene, Adiabene e Hatra stessa. Segue l'analisi di due casi ritenuti esemplificativi per illustrare la forte persistenza di elementi culturali e sociali mesopotamici anche in questa fase storica, ossia l'esame dei nomi teofori composti con teonimi di ascendenza mesopotamica e lo studio del funzionario denominato rbyt "maggiordomo" alla luce del suo ruolo nel contesto assiro e babilonese del I millennio. La discussione di entrambi i casi studio si avvale, ove possibile, dei dati prosopografici che si possono ricavare dalle iscrizioni.