Abstract:
La tesi si sviluppa in tre parti. In una prima parte viene esposto il concetto di Corporate Social Responsibility e la sua sempre maggiore rilevanza nel contesto competitivo attuale: l’evoluzione, le definizioni istituzionali e in dottrina. In una seconda parte viene analizzato il rapporto intercorrente tra performance sociale d’impresa e performance economico-finanziaria. Lo scopo è quello di esporre l’importanza che riveste il fatto che vi sia conciliazione tra i due tipi di performance perché l’impresa crei valore, in un equilibrio tendente alla massimizzazione degli interessi in gioco dei diversi stakeholder. Non sempre le imprese socialmente responsabili sono anche le imprese che ottengono performance economiche migliori. I rischi, così come i benefici ottenibili dall’essere eticamente responsabili sono numerosi; ed è necessario monitorarli costantemente. Tra le diverse metodologie di misurazione della CSP, viene rivolta l’attenzione al rating etico, e nel particolare al rating attribuito dall’Agenzia Standard Ethics. Se le imprese giudicate socialmente responsabili, e quindi in possesso di un giudizio di rating positivo, sono anche quelle che ottengono una performance finanziaria migliore rispetto alle aziende meno attente alla problematica della RSI (i benefici superano i costi), allora gli stakeholder - e nello specifico le banche che erogano il credito - dovrebbero riconoscere questo valore e la durabilità di queste aziende, in ipotesi semplificata, applicando loro un minor costo del debito. Le aziende che hanno una Corporate Social Performance migliore, ottengono una migliore performance economica? Il costo del debito è correlato al giudizio di rating etico (utilizzato come misura della RSI) attribuito all’impresa? Lo scopo dell’ultimo capitolo è quello di verificare con un’indagine empirica se vi è correlazione tra il rating attribuito dall’Agenzia Standard Ethics ad un campione di società, la performance economica ed il costo del debito.