Abstract:
La crescente dipendenza dal petrolio dei paesi industrializzati ha fatto sì che il Golfo Persico, a partire dalla scoperta dell'incommensurabile ricchezza custodita nel suo sottosuolo, abbia ricoperto un ruolo di sempre maggiore rilevanza sulla scena internazionale.
Lo scopo del presente elaborato è quello di analizzare i mutamenti delle relazioni tra i Paesi del Golfo Persico e il loro "vicino lontano", l'Unione Europea, istituzionalizzate nel 1988 attraverso la firma dell'Accordo di Cooperazione. Muovendo da un'analisi delle peculiarità geostrategiche della regione e degli elementi, uno su tutti il petrolio, che hanno contribuito alla sua imprescindibilità, si procederà in seguito a fornire un quadro completo dell'evoluzione che le relazioni tra le due organizzazioni hanno registrato; ci si focalizzerà dunque, al fine di pervenire ad un bilancio globale di un quarto di secolo di relazioni bilaterali, su sei specifiche aree di cooperazione: la cooperazione economica, l'agricoltura, l'energia, gli investimenti, l'educazione e i diritti umani.
Infine, un country focus sull'Arabia Saudita mostrerà come il Paese più influente del GCC per possesso di greggio e posizione geografica si sia posto in questo lasso di tempo nei confronti del suo alleato storico, Washington, e della "new entry" della regione, l'Unione Europea.