Abstract:
Il concetto di “diaspora” è utilizzato per definire quel periodo della storia haitiana caratterizzato dall’esilio (volontario e non) di gran parte degli uomini di cultura verso nuovi spazi come l’America del Nord e l’Europa. Alla prima generazione della diaspora haitiana, che ha inizio nel 1957 con l’insediamento di François Duvalier, appartiene Jean-Claude Charles, autore principale di questo lavoro, che nel suo percorso di scrittore-giornalista sempre in movimento elabora il concetto di “enracinerrance”, nel quale si riassume la tensione tra i due poli “racine” (radice) e “errance” (erranza) che fa da sfondo a tutta la sua opera. A partire dall’analisi del campo lessicale del concetto di “enracinerrance” e dall’analisi semiotica avente come modello A.-J. Greimas, il nostro lavoro si propone di mettere a confronto lo spostamento del soggetto protagonista dell’opera di Charles con altri due tipi di spostamento, l’”errance positive” che fa da sfondo all’opera di Dany Laferrière et le “vagabondage” di Louis-Philippe Dalembert. Le differenze e similitudini presenti nei tre autori e nei loro percorsi esistenziali ed artistici, delle quali ci occuperemo approfonditamente, sono dovute a scelte personali e anche al contesto politico e sociale haitiano, che nel caso di Laferrière ha determinato l’esilio da Haiti.