dc.contributor.advisor |
Izzo, Francesca Caterina <1982> |
it_IT |
dc.contributor.author |
Andretta, Marzia <1987> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2013-06-09 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2013-12-03T10:57:55Z |
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dc.date.available |
2015-01-17T09:36:08Z |
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dc.date.issued |
2013-06-28 |
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dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/3434 |
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dc.description.abstract |
Il presente studio propone il confronto fra tecniche invasive e non invasive per lo studio di dipinti su tela. A tal proposito sono state indagate tre opere del pittore Ippolito Caffi (Belluno, 1809-Lissa, 1866) provenienti dal deposito della Galleria Internazione di Arte Moderna Ca’Pesaro di Venezia realizzate tra il 1837 e il 1855.
La comparazione si focalizza soprattutto sull’utilizzo di quelle tecniche che sfruttano la radiazione infrarossa. Vengono quindi confrontati i risultati ottenuti attraverso micro-spettrofotometria infrarossa in trasformata di Fourier ( μ-FTIR da banco) e i risultati acquisiti in loco con uno strumento r-FTIR portatile. Nel primo caso, essendo necessario il campionamento dell’opera per eseguire la misura in laboratorio, l’analisi è considerata invasiva e micro-distruttiva. Le misure sono state effettuate su campioni che presentano a volte una stratigrafia piuttosto complessa e dove possibile è stato separato e studiato ogni singolo strato per avere informazioni maggiori e puntuali. Il secondo strumento utilizzato sfrutta comunque la radiazione IR per ottenere informazioni qualitative dell’oggetto di studio, ma presenta il vantaggio di essere una tecnica non distruttiva (non richiede campionamento dell’opera) e non invasiva.
Oltre alle tecniche descritte sono state impiegate anche la riflettografia infrarossa, le microscopie ottica (MO) ed elettronica (FEG-ESEM), la microanalisi EDS e la gascromatografia accoppiata alla spettrometria di massa (GC-MS) sia per avvalorare il confronto fra tecniche invasive e non, tema principale di questa tesi, sia per avere delle informazioni più dettagliate e complete sulla composizione dei dipinti in esame.
Alcuni microframmenti pittorici prelevati dalle opere in questione sono stati quindi studiati per l’individuazione della componente inorganica (pigmenti ed additivi) ed organica (leganti pittorici) attraverso microscopia ottica, microscopia elettronica in scansione (SEM-EDS) e gascromatografia abbinata alla spettrometria di massa (GC-MS)
Lo studio effettuato dimostra la complementarietà delle tecniche infrarosse impiegate, infatti con l’indagine in situ è possibile una prima identificazione dei materiali sulla superficie dei dipinti e le analogie compositive tra aree diverse. Tale identificazione viene poi confermata ed approfondita su campioni prelevati in funzione delle informazioni ottenute dopo le indagini non invasive. |
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dc.language.iso |
it |
it_IT |
dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Marzia Andretta, 2013 |
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dc.title |
Confronto di tecniche analitiche invasive e non invasive per lo studio dei dipinti di Ippolito Caffi (1809-1866) |
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dc.title.alternative |
Confronto fra tecniche analitiche invasive e non invasive per lo studio dei dipinti di Ippolito Caffi (1809-1866) |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
it_IT |
dc.degree.name |
Scienze chimiche per la conservazione e il restauro |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali |
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dc.description.academicyear |
2012/2013, sessione estiva |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
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dc.thesis.matricno |
812727 |
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dc.subject.miur |
CHIM/12 CHIMICA DELL'AMBIENTE E DEI BENI CULTURALI |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.provenance.upload |
Marzia Andretta (812727@stud.unive.it), 2013-06-09 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Francesca Caterina Izzo (fra.izzo@unive.it), 2013-06-17 |
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