Abstract:
Ricevendo dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica una contraddittoria eredità politica, economica e sociale, la Federazione Russa sembrò in principio perseguire gli obiettivi della stabilità politica e della crescita economica trascurando l’importanza di uno sviluppo democratico completo e fondato sulla centralità del diritto. La crescente partecipazione alla vita della comunità internazionale, tuttavia, spinse progressivamente il Paese ad incrementare il proprio impegno per la protezione e la promozione dei diritti fondamentali dell’uomo. Il primo capitolo di questo studio, dunque, è dedicato alla presentazione delle misure nazionali, regionali ed internazionali adottate dalla Federazione Russa in difesa dei diritti umani.
Benché la sua collaborazione con gli attori internazionali impegnati nella difesa dei diritti umani si stia sviluppando ormai da decenni, soltanto in anni recenti la Federazione Russa ha formulato programmi effettivi di azione, tra i quali emerge il “Quadro di Cooperazione per il 2007 ed oltre”, firmato con l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR). All’interno del Quadro di Cooperazione, l’OHCHR e le autorità russe hanno sviluppato un programma sostenibile e progressivo di progetti a lungo termine in quattro aree principali di intervento, in relazione alle quali sono state individuate violazioni di diritti umani tra le più gravi e diffuse nella Federazione Russa: lo stato di diritto, la promozione di uguaglianza e tolleranza, l’educazione e l’informazione circa i diritti dell’uomo, e il consolidamento della collaborazione tra gli Uffici delle Nazioni Unite attivi sul territorio russo. Pertanto, l’oggetto del secondo capitolo di questo studio è un’analisi dettagliata della situazione della protezione dei diritti umani nella Federazione Russa al momento dell’adozione del Quadro di Cooperazione e la presentazione delle iniziative prefigurate dall’OHCHR relativamente a questi maggiori ambiti di intervento.
Fin dall’avvio del Quadro di Cooperazione, l’OHCHR ha fornito assistenza alle istituzioni governative e alla società civile nel promuovere l’integrazione degli standard e dei meccanismi di diritto internazionale in materia di diritti umani nelle dimensioni giuridiche, amministrative, sociali e culturali russe. Il Quadro di Cooperazione è stato poi reso oggetto di una generale verifica che ha dato origine al Report dell’OHCHR del 2011. Nel condurre la verifica, l’Alto Commissario per i Diritti Umani ha osservato che nonostante le diverse ed importanti misure ideate in conformità con le disposizioni del Quadro di Cooperazione dalle istituzioni russe e dagli attori coinvolti, numerose sfide fondamentali persistono in determinate aree di intervento. I principali progressi e i problemi che ancora affliggono il sistema di protezione dei diritti umani nella Federazione Russa sono presentati nel terzo capitolo di questo studio, mantenendo la ripartizione tra i maggiori ambiti di intervento precedentemente indicati.
In conclusione, constatando che gli obiettivi che ispirarono la collaborazione tra l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite e la Federazione Russa nell’ambito della protezione dei diritti umani non sono stati ancora completamente realizzati, il presente studio si propone di condurre un’analisi approfondita dei progressi e delle sfide ancora aperte per gli organi statali e non governativi impegnati nel potenziamento del rispetto dei diritti umani nel contesto russo. I recenti progetti di collaborazione con le Nazioni Unite e i soggetti internazionali attivi nella promozione dei diritti umani nel mondo, dunque, si configurano come le prime, fondamentali tappe di un percorso di sviluppo intrapreso dalla Federazione Russa verso il raggiungimento di una posizione più democratica e fondata sulla centralità del diritto all’interno della comunità internazionale.