Abstract:
Lo scopo di questa tesi è di analizzare approfonditamente le cause scatenanti la cosiddetta malattia di Minamata: patologia apparsa negli anni Cinquanta, causata da dosi massicce di metilmercurio rilasciate nel mare della zona durante il boom economico giapponese. Il materiale tossico veniva ingerito dai pesci di cui gli abitanti della zona si cibavano e la malattia, di conseguenza, si manifestò sia negli animali sia nei cittadini.
I primi studiosi cercarono di comprendere la natura di questa malattia: attraverso varie ricerche si scoprì che un certo tipo di composto metallico era presente nei pesci. La città di Minamata è sempre stata un luogo in cui pescatori e agricoltori vivevano del cibo che la natura offriva loro, una natura ancora incontaminata. A metà degli anni Cinquanta, però, qualcosa di insolito e tragico accadde nei vari villaggi che costeggiavano la Baia che portò a un cambiamento radicale nelle vite dei cittadini. Attraverso studi scientifici, medici e lotte sociali, si scoprirono le cause e i colpevoli che avevano portato alla nascita di una malattia nuova.
La Chisso Corporation, azienda di grande importanza per il processo di industrializzazione giapponese del dopoguerra, fu ritenuta colpevole del rilascio di metilmercurio nel mare e ci vollero dodici anni per scoprir la verità e dichiarare l'azienda colpevole. La compagnia fu oggetto di cause giuridiche ancora prima di essere ritenuta colpevole. Attuò tentativi per risultare indenne all’accaduto e venne appoggiata dalla Prefettura e dal governo nazionale.
Un excursus di cause, di colpevoli e di soluzioni vengono analizzate ma anche nuove scoperte medico-scientifiche che negli anni Cinquanta erano ancora sconosciute. La scoperta più scioccante fu quella riguardante gli effetti del metilmercurio sui feti: tramite il cordone ombelicale, infatti, si scoprì che la placenta assorbe le tossine ingerite dalla madre. Questa fu la causa della nascita di bambini già contaminati.
Oltre all’avvelenamento, il caso Minamata è interessante anche dal punto di vista dell’inquinamento ambientale: nonostante il governo, come si riscontra in molte testimonianze, sostenesse le aziende inquinanti, il fenomeno fu talmente serio che nacquero nuove organizzazioni che cercarono delle soluzioni per arginare i danni e salvaguardare la natura l’uomo. Le analisi giuridiche in merito alla posizione sia del governo della prefettura sia di quello nazionale si focalizzano sulla consapevolezza dei politici del non essere stati in grado di prevenire un tale disastro.
Nel capitolo uno si analizza la nascita della malattia e tutte le conseguenze economiche, ambientali, giuridiche e medico sanitarie che ha comportato. Nel secondo capitolo vengono esaminate le testimonianze delle vittime da un punto di vista introspettivo: verranno esaminati la sofferenza, il dolore e le difficoltà fisiche e mentali che i malati e le loro famiglie dovettero sopportare quotidianamente. In primis l’analisi di un cambiamento radicale nel modo di vivere e nel modo di rapportarsi alla vita; successivamente il significato del rinunciare ed essere stati obbligati a nuove circostanze e situazioni. Nel terzo capitolo vengono presi in considerazione i diversi tipi di discriminazione verso le vittime della malattia di Minamata. Quali impatti emotivi, culturali e sociali queste persone ebbero; chi venne discriminato maggiormente e i motivi dell’esistenza di un ostracismo quando i malati non avevano colpa alcuna.
L’analisi del modo di vivere di alcune delle vittime è stato ricavato da testimonianze letterarie, cinematografiche e fotografiche che rendono la storia del caso di Minamata indimenticabile e sempre presente. L'obiettivo di questa tesi è dunque comprendere il perché di discriminazioni verso le vittime da parte degli abitanti di una stessa cittadina e i vari tipi di esclusione all’interno di una comunità che ha sofferto fisicamente, economicamente e a livello umano.