Abstract:
Negli ultimi decenni il Brasile ha conquistato un ruolo importante nell’economia mondiale grazie alle politiche di stabilizzazione e riduzione delle disuguaglianze sociali.
Nel corso della sua storia il paese ha assistito a molteplici forme di governo, passando dalla monarchia, alla dittatura, fino a diventare una Repubblica Presidenziale Federale nel 1988. Il susseguirsi di governi instabili e poco attenti alle questioni micro e macroeconomiche ha causato gravi disparità sociali, alta inflazione e un pesante indebitamento verso l’estero.
Solo a partire dagli anni Novanta il Brasile è riuscito a rafforzare la propria situazione economica grazie al Plano Real attuato da Fernando Henrique Cardoso (piano di riduzione dell’inflazione) e alle iniziative sociali intraprese da Lula e in seguito da Dilma Rousseff. Queste hanno in parte risolto la delicata situazione brasiliana, ponendo le basi per la crescita e lo sviluppo di un’economia che ad oggi potenzialmente potrebbe competere con le più importanti del mondo.
Questo elaborato ha lo scopo di analizzare un fenomeno produttivo ritenuto fondamentale per il percorso intrapreso dal Brasile negli ultimi vent’anni: i distretti produttivi, chiamati “ arranjos produtivos locais” (APL). Grazie all’apporto di studiosi ed economisti brasiliani ed internazionali, nonché al contributo di istituzioni come RedeSist, SEBRAE e Conab, viene proposta al lettore una descrizione delle principali caratteristiche e peculiarità degli APL.
Successivamente si analizzano alcuni aggregati produttivi del caffè nello stato di Minas Gerais(principale produttore brasiliano di caffè),organizzati prevalentemente in forme cooperative, e si applicano a questi alcuni indicatori proposti da RedeSist con lo scopo di analizzare la situazione organizzativa nel settore del caffè.
Si tenta quindi di dimostrare, attraverso un'analisi sperimentale di alcune organizzazioni produttrici di caffè situate nello stato di Minas Gerais,come il Brasile, definito paese produttore di commodities per eccellenza ma incapace di creare sistemi di trasformazione e distribuzione di un prodotto efficaci, abbia raggiunto un livello di sviluppo tale da poter essere inserito di diritto tra le più grandi economie del mondo.