Abstract:
Questa dissertazione elabora l’insieme di problemi e di sfide che derivano dalla connessione tra la libertà religiosa e la diversità culturale islamica, con particolare attenzione alla realtà dell’Italia. Il nuovo contesto socio-politico mondiale è caratterizzato da un’intensa pluralità culturale, dovuta ad un crescente fenomeno migratorio; è importante quindi cercare di comprendere il valore della libertà religiosa e il significato della diversità culturale. Questi due concetti si intersecano in maniera singolare in contesti democratici e laici propri degli stati europei che non possono privarsi dei principi fondanti delle loro costituzioni, ma che, al contempo sono tenuti a tutelare i diritti umani di ogni singolo individuo. Analizzando la specificità islamica, si rileva come queste considerazioni assumono delle connotazioni particolari. L’islam non è infatti soltanto una religione, ma piuttosto un insieme di codici morali, religiosi, sociali e giuridici che regolano l’intera vita del musulmano. Alcuni principi islamici risultano però non conformi ai valori manifestati dagli stati occidentali che ospitano consistenti comunità di musulmani. Quindi la libertà religiosa, uno dei diritti umani universali, uno dei fondamenti dell’Unione Europea e della democrazia, difesa dagli ordinamenti europei, deve necessariamente rispondere alla sfida islamica. Alcune questioni sollevano alcune difficoltà, in particolare quelle relative alla manifestazione delle pratiche religiose. Alcune sono già state affrontate, per esempio, esistono alcune esperienze a proposito della macellazione rituale ed in parte quella relativa al matrimonio; in tali casi, sarebbe quindi sufficiente adottare le stesse misure. Per quanto concerne altre materie, al contrario, non è ancora stata sviluppata una tendenza uniforme: gli Stati gestiscono la materia della manifestazione religiosa in maniera distinta. È questo il caso della regolamentazione del dibattito sul velo islamico, e più in generale della questione dei simboli religiosi, e quello del rispetto di festività religiose a scuola o in sede di lavoro. Attraverso la lettura di sentenze e di decisioni su casi particolari, la trattazione intende approfondire tali questioni e sollevare possibili soluzioni. L’Italia, che è ha conosciuto i primi flussi migratori relativamente tardi, non ha ancora affrontato in maniera dettagliata alcune questioni che altri stati europei, caratterizzati da una migrazione di più vecchio insediamento, hanno già dovuto esaminare. La dissertazione si divide in tre parti: la prima intende descrivere i caratteri generali relativi al diritto alla libertà religiosa ed alla diversità culturale islamica, con particolare attenzione alla realtà italiana; la seconda parte si occupa di approfondire alcune questioni che derivano dal complicato bilanciamento tra libertà religiosa e diversità culturale; un’ultima parte delinea alcuni elementi che caratterizzano la realtà del Trentino Alto – Adige. Le informazioni ed i dati sono stati tratti da libri, siti internet, riviste e giornali. Grazie alle informazioni raccolte, la dissertazione cerca di capire quali siano i limiti del diritto alla libertà religione con riferimento alla diversità culturale islamica e quali siano le sfide che, a diversi livelli, la comunità internazionale deve saper affrontare e vincere in una realtà multiculturale.