Abstract:
Quali sono le relazioni che l’Italia intrattiene con i Paesi del Nord Europa? È possibile definire la regione nordico scandinava come un’entità singola oppure ogni paese di cui è composta rappresenta un unicum? L’Italia intrattiene dei rapporti bilaterali con i paesi che formano questa regione? Quali sono i punti di contatto tra un paese mediterraneo come l’Italia e paesi nordici come Danimarca o Finlandia?
I paesi Nordici, Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia, sono tra i più performanti al mondo secondo una ricca serie di indicatori internazionali atti a stabilire la qualità dei servizi e delle politiche promosse da una nazione. Devono dunque esistere similitudini tra questi paesi affinché tutti e cinque arrivino ad ottenere risultati tanto simili tra loro. Ripercorrendo le tappe storiche della regione nordico-scandinava emerge che esistono molte caratteristiche comuni ai cinque nordici, dalla storia, al contesto climatico, a condivise visioni del mondo. Da fine ‘800 tali tratti d’unione danno vita a politiche condivise e ad un comune modello sociopolitico basato su statalismo, universalismo ed equità: il Modello Nordico. Dalle sue origini ai giorni nostri il Modello Nordico attraversa diverse fasi, sino a divenire un sistema sociopolitico in grado di unire ai principi di equità ed universalità della socialdemocrazia, una componente capitalistica e di mercato.
Partendo dal tale contesto storico-politico-sociale, vengono presentati i due casi studio di Danimarca e Finlandia. La Danimarca con il suo atlantismo e l’adesione alla comunità europea, primo tra i nordici, nel 1973, è il paese del gruppo con cui l’Italia intrattiene più relazioni politiche. Si tratta di rapporti legati soprattutto alla comune appartenenza europea dei due paesi, ed alla regolamentazione delle questioni commerciali. Il dialogo è lineare e necessita di essere incrementato. Discorso simile può esser fatto per la situazione dei rapporti italo-finlandesi, che nell’ultimo decennio hanno registrato un aumento dei contatti bilaterali. In entrambi i casi emerge la presenza di tematiche condivise, come la necessità di difendere in sede Europea i rispettivi regionalismi. Tuttavia divergenti interessi geografici e geopolitici hanno sinora rappresentato un ostacolo alla creazione di un ricco e florido dialogo bilaterale che gioverebbe ad entrambe le dimensioni, italiana e nordica.