Il contributo dell'UIF nella lotta al riciclaggio

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dc.contributor.advisor Urbani, Alberto it_IT
dc.contributor.author Battaglia, Luca <1988> it_IT
dc.date.accessioned 2013-06-09 it_IT
dc.date.accessioned 2013-12-03T10:47:27Z
dc.date.available 2015-01-17T09:36:05Z
dc.date.issued 2013-06-28 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/3107
dc.description.abstract Il d.lgs. 231 del 2007, che recepisce la terza direttiva comunitaria in materia antiriciclaggio, affida all’Unità di informazione finanziaria, entità autonoma istituita nell’ambito della Banca d’Italia, il compito di svolgere la funzione di Financial Intelligence Unit per l’Italia. L’UIF rientra nell’ambito delle FIU di tipo amministrativo che, fungendo da filtro tra i soggetti segnalanti e gli organi investigativi, mantengono separata la fase della prevenzione da quella repressiva del reato. L’Unità svolge, pertanto, una funzione di collegamento fra la componente privata del sistema di prevenzione, da cui riceve le segnalazioni, e la componente pubblica, nazionale ed estera, del sistema stesso, ovvero organi investigativi, autorità di vigilanza di settore, Autorità giudiziaria e FIU estere. Con quest’ultime l’UIF scambia informazioni con modalità dirette e autonome, senza necessità di trattati internazionali o di relazioni intergovernative formalizzate. La collocazione istituzionale dell’UIF all’interno della Banca d’Italia consente di sviluppare significative sinergie funzionali. Tra le finalità della Vigilanza bancaria e finanziaria e quelle della normativa in tema di prevenzione del riciclaggio sussistono, infatti, significative convergenze: un intermediario coinvolto, anche inconsapevolmente, in vicende criminali è infatti esposto a rischi legali e di reputazione, che ne possono minare la stabilità, l’efficienza e la capacità competitiva. Vigilanza bancaria e UIF esercitano, inoltre, attività di tipo ispettivo e sanzionatorio, privilegiando ciascuna la verifica degli aspetti di rispettiva competenza. L’UIF approfondisce le segnalazioni sospette secondo un approccio basato sul rischio, incrociando i dati in esse contenuti col crescente patrimonio informativo di cui dispone, e fornisce agli organi incaricati delle indagini relazioni istruttorie e spunti investigativi. Tra i compiti dell’UIF rientrano: l’emanazione di istruzioni sul contenuto delle segnalazioni e l’approfondimento finanziario delle stesse, anche mediante ispezioni; l’esame dei flussi periodici di dati aggregati trasmessi dagli intermediari; l’analisi e lo studio di singole anomalie; la proposta di indicatori di anomalia, l’elaborazione e diffusione di schemi e modelli di comportamento anomalo. L’obiettivo è quello di tendere ad un sistema antiriciclaggio sempre più efficiente che da un lato accresca il costo del riciclaggio, riducendo quindi la propensione a delinquere, dall’altro aumenti per i criminali il rischio di essere intercettati e scoperti. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Luca Battaglia, 2013 it_IT
dc.title Il contributo dell'UIF nella lotta al riciclaggio it_IT
dc.title.alternative it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Economia e finanza it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Economia it_IT
dc.description.academicyear 2012/2013, sessione estiva it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 817200 it_IT
dc.subject.miur IUS/05 DIRITTO DELL'ECONOMIA it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.provenance.upload Luca Battaglia (817200@stud.unive.it), 2013-06-09 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Alberto Urbani (albeurba@unive.it), 2013-06-17 it_IT


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