Abstract:
Il termine “consumo collaborativo” identifica un modello socio-economico basato sull’accesso ai beni, anzichè sul loro possesso in esclusiva, tramite le pratiche di condivisione, prestito, scambio, baratto, locazione, donazione e noleggio, che vengono agevolate ed amplificate dalle infrastrutture partecipative fornite dalle piattoforme informatiche.
Tali pratiche hanno avuto una totale ridefinizione grazie alla diffusione di Internet e alle applicazioni del Web 2.0, che ha permesso al consumo collaborativo di diventare un fenomeno globale: è avvenuta un’accelerazione nel cambiamento delle abitudini dei consumatori, che ha reso possibile l’emersione di un sistema innovativo basato sull’uso condiviso di beni, servizi e assets meno tangibili (come tempo, spazio e competenze), che rende possibile lo sfruttamento della loro “capacità inutilizzata o in eccesso”.
L’emersione di un modello socioeconomico alternativo, quale il consumo collaborativo proposto in questo studio, presuppone che vi siano stati degli incentivi che hanno reso possibile l’emersione di tale modello, e che vi siano delle implicazioni che tale modello ha nel prospettare delle alternative future.
Questo lavoro di ricerca perciò intende indagare tale fenomeno nelle seguenti dimensioni:
a) l’individuazione e comprensione degli incentivi e delle trasformazioni di carattere culturale ed economico che hanno portato all’emersione del nuovo paradigma nell’ottica del comportamento del consumatore;
b) la definizione, le caratteristiche e declinazioni organizzative del paradigma socioeconomico alternativo identificato come consumo collaborativo;
c) la delineazione delle ripercussioni che tale paradigma ha su una possibile riorganizzazione dei modelli di business, specialmente per ciò che riguarda la riconsiderazione del processo produttivo, ove s’impone un orientamento strategico improntato sul concetto di sostenibilità.