dc.contributor.advisor |
De Vido, Sara |
it_IT |
dc.contributor.author |
Bernardi, Beatrice <1988> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2013-02-07 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2013-04-30T12:45:59Z |
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dc.date.available |
2014-06-05T11:51:41Z |
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dc.date.issued |
2013-02-27 |
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dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/2949 |
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dc.description.abstract |
In seguito all'attentato dell'11 settembre agli Stati Uniti, la comunità internazionale ha adottato nuove misure contro il terrorismo internazionale, il quale è stato riconosciuto come minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale.
Numerose sono le risoluzioni adottate in seno alle Nazioni Unite, le quali impongono agli stati membri di condannare e perseguire penalmente qualunque atto terroristico che intenda causare la morte o ferire gravemente la popolazione civile con l'obiettivo di instillare terrore tra i civili, o di obbligare un governo o un'organizzazione internazionale a compiere o ad astenersi dal compiere qualunque atto.
Il terrorismo è spesso associato ai servizi segreti, la cosiddetta "intelligence". Ciò è coerente con la volontà degli stati della comunità internazionale, i quali, bisognosi di maggiore sicurezza, chiedono aiuto a servizi di intelligence per contrastare il terrorismo internazionale.
Cos'è un servizio di intelligence? E che ruolo ha nella lotta al terrorismo? Sono queste le domande a cui si cerca di dare una risposta in questa tesi. L'obiettivo è capire quale sia il contributo che le agenzie segrete danno alle autorità governative per contrastare e, possibilmente, prevenire il fenomeno del terrorismo.
Tuttavia, a questa analisi si integra anche la questione del rispetto dei diritti umani. Infatti, spesso la reazione spropositata da parte degli stati a un attacco terroristico si traduce in gravi violazioni dei diritti umani. Ciò significa che non c'è bilanciamento tra le necessità di maggiore sicurezza nazionale e il rispetto delle disposizioni sui diritti umani delle maggiori convenzioni internazionali e regionali.
Anche l'intelligence non è esclusa dalla possibile violazione dei diritti umani. Tuttavia, accade frequentemente che le agenzie evadano le proprie responsabilità, in quanto è difficile riuscire a controllare il loro operato.
Il servizio di intelligence è un'organizzazione che si occupa di raccogliere informazioni segrete riguardanti una minaccia all'interno del territorio di uno stato. Purtroppo l'attività di tale organizzazione non viene controllata, se non parzialmente, per esempio attraverso la lettura di rapporti e relazioni riguardanti le operazioni portate a termine, documenti che spesso vengono manipolati prima di essere redatti nella loro forma finale.
Alcune delle misure utilizzate dalle agenzie di intelligence sono state autorizzate benchè fossero palesemente illecite e violassero diritti umani fondamentali, quali il diritto alla vita, la proibizione della tortura e di trattamenti disumani e degradanti, il principio di non discriminazione e il diritto ad un equo processo. Ne sono un esempio le prigioni di Guantànamo e di Abu Grhaib, dove gli individui sono detenuti in condizioni terribili benchè non siano stati ancora informati del capo di accusa.
La lotta al terrorismo deve essere condotta nel rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo, e a tale disposizione devono adeguarsi anche le agenzie di intelligence, le quali, benché si occupino di fare il "lavoro sporco" che i governi non intendono fare, devono essere considerate responsabili per le azioni che commettono, secondo le disposizioni del diritto internazionale e dei diritti umani. |
it_IT |
dc.language.iso |
en |
it_IT |
dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Beatrice Bernardi, 2013 |
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dc.title |
The Role of Intelligence in the Fight Against International Terrorism: Legal Profiles |
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dc.title.alternative |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Relazioni internazionali comparate - international relations |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Scuola in Relazioni Internazionali |
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dc.description.academicyear |
2011/2012, sessione straordinaria |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
it_IT |
dc.thesis.matricno |
835406 |
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dc.subject.miur |
IUS/13 DIRITTO INTERNAZIONALE |
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dc.description.note |
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it_IT |
dc.degree.discipline |
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it_IT |
dc.contributor.co-advisor |
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it_IT |
dc.subject.language |
RUSSO |
it_IT |
dc.provenance.upload |
Beatrice Bernardi (835406@stud.unive.it), 2013-02-07 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Sara De Vido (sara.devido@unive.it), 2013-02-11 |
it_IT |