Abstract:
Nel corso del XVI secolo la Repubblica di Venezia decise di affidare alla magistratura laica degli Esecutori contro la Bestemmia la giurisdizione sui reati connessi alla stampa, compito che negli altri Stati della penisola italiana era detenuto dall'autorità ecclesiastica. Partendo dall'analisi del fondo archivistico degli Esecutori, lo studio analizzerà gli interventi repressivi effettuati da questo tribunale tra il XVI ed il XVII secolo cercando perciò di delineare i caratteri della censura statale veneziana e di definire il ruolo ed i compiti di questa magistratura nella lotta alla diffusione dei libri proibiti. Si affronterà quindi la tematica dello scontro, non solo ideologico, tra autorità secolare e religiosa per ottenere la competenza su tale crimine e per poter perciò imporre il proprio controllo sulla circolazione delle idee.