Abstract:
L’azione del WTO e gli accordi commerciali internazionali che si sono susseguiti nell’arco degli ultimi decenni hanno avuto come oggetto l’abbassamento dei dazi e la stipula di condizioni più favorevoli per la circolazione delle merci, dei servizi e degli investimenti. Gli accordi hanno limitato la possibilità dei governi nazionali di intervenire in materia di politica commerciale, in particolare nel porre vincoli alle importazioni. In tale contesto hanno tuttavia assunto un rilievo crescente le barriere non tariffarie (NTB). Sotto questa denominazione rientra una vasta gamma di vincoli economici e normativi che ostacolano di fatto gli scambi internazionali. La tesi propone una classificazione delle NTB in tre categorie – esplicite, implicite e socio-istituzionali – analizzandone evoluzione ed efficacia come strumenti di protezione nazionale. Una particolare attenzione viene rivolta al mercato cinese. Nella tesi si avanza l’ipotesi che dopo una lunga fase di apertura agli investimenti esteri, utile a favorire la crescita della base industriale e il trasferimento tecnologico, la Cina cerchi sempre più di impiegare le NTB per difendere lo sviluppo interno della propria economia. La tesi analizza inoltre i problemi di accesso al mercato cinese delle aziende italiane.