Abstract:
Lo scopo di questo lavoro di tesi è quello di indagare il comportamento di pitture , moderne e contemporanee realizzate su tela ed esposte a diverse condizioni ambientali.
Numerosi studi precedenti dimostrano che parametri ambientali, quali la temperatura, l’umidità, la quantità di ozono nell’aria e la luce, giocano un ruolo molto importante nel processo di invecchiamento e di degrado delle pitture, in quanto questi fattori interagiscono con il legante e con i pigmenti costitutivi delle pitture. Per questo motivo si è deciso di prendere in esame nove tipi di pitture commerciali composte da tre tipi di legante (olio, acrilico e vinilico) e da tre diversi tipi di pigmenti di sintesi (verde ossido di cromo PG17, bianco di titanio PW6, e giallo organico PY74).
Con questi nove tipi di pitture sono stati preparati degli standard pittorici e delle stesure su lastrine di vetro, da sottoporre ad analisi in laboratorio, e delle stesure monocromatiche su tela. Si è effettuata la preparazione di cinque serie di tele (ognuna composta da nove tele con le pitture sovracitate), di cui una serie è stata sottoposta ad alcuni trattamenti in laboratorio mentre le altre quattro serie di tele sono state esposte in tre diversi luoghi per indagare in che modo le diverse condizioni ambientali influiscono sulle pitture in esame.
Gli ambienti in cui le tele sono state esposte sono la Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Palazzo Ca’ Pesaro di Venezia, il deposito del Museo stesso ubicato in un edificio presso il Vega (Parco Scientifico e Tecnologico di Venezia) e il laboratorio di Chimica del Restauro presso il Dipartimento DAIS Ca’Foscari.
Le informazioni relative alle condizioni ambientali dei diversi luoghi sono state ottenute effettuando, nell’arco di un periodo di alcuni mesi, delle misurazioni relative ai parametri termoigrometrici (temperatura ed umidità) e delle misurazioni riguardanti la quantità di ozono e di illuminamento. Di particolare importanza è stato il controllo ambientale di alcune sale di Palazzo Ca’ Pesaro, in quanto i dati ottenuti permettono una conoscenza più approfondita delle condizioni microambientali presenti in Museo da cui trarre indicazioni sulla scelta di eventuali interventi che mirino a migliorare ulteriormente le condizioni espositive delle opere.
Le stesure su lastrine di vetro, studiate attraverso diverse tecniche analitiche (spettrofotometria FTIR-ATR, TG-DSC e PY-GC-MS) per avere informazioni sulla composizione delle pitture in esame, sono state poi sottoposte ad alcuni trattamenti con ozono, temperatura elevata ed umidità. In seguito a tali trattamenti, le stesure sono state analizzate nuovamente per poter indagare eventuali cambiamenti a livello composizionale e di comportamento riconducibili agli effetti indotti dai diversi agenti degradanti.
Per quanto riguarda le tele, sono state eseguite osservazioni al microscopio ottico digitale, analisi in spettrofotometria FTIR-ATR e analisi colorimetriche delle superfici pittoriche prima (allo stato iniziale) e dopo i trattamenti con umidità e temperatura elevata a cui sono state sottoposte o in seguito all’esposizione nei diversi ambienti.
Dalle analisi è emerso che le stesure pittoriche esposte in condizioni particolari (elevata temperatura, alto grado igrometrico, concentrazione di ozono maggiore di quella normalmente riscontrata in ambiente museale) subiscono un certo tipo di degrado visibile ad occhio nudo e rilevato mediante le tecniche di analisi utilizzate.
Per le tele esposte nel Museo e nel Deposito non sono stati individuati dei cambiamenti rilevanti dal momento che, come confermato dal controllo dei parametri ambientali, le condizioni a cui sono state sottoposte le tele non possono essere ritenute dannose, considerato anche il limitato periodo di esposizione.