Abstract:
Questa tesi si propone di approfondire il contributo di Filippo Valenti, figura di spicco nell’archivistica italiana del XX secolo, con un focus particolare sulla sua attività presso l'Archivio di Stato di Modena. L’obiettivo principale è duplice: da un lato, ricostruire il profilo biografico e professionale di Valenti, evidenziando il suo ruolo cruciale nello sviluppo dell'archivistica italiana; dall'altro, analizzare l’impatto storico e culturale delle sue innovazioni.
La metodologia adottata per raggiungere questi obiettivi si articola in diverse fasi. Inizialmente, è stato condotto uno studio approfondito delle fonti archivistiche, con particolare attenzione ai documenti personali e professionali di Filippo Valenti conservati nell'Archivio di Stato di Modena.
Parallelamente, è stata effettuata una ricerca bibliografica estesa, utile a inquadrare il lavoro di Valenti nel più ampio contesto della storia dell'archivistica italiana, soprattutto in relazione alle riforme e all'introduzione di nuove tecnologie come la microfotografia.
Si è dato rilievo ad alcune testimonianze che sono state essenziali per comprendere l'influenza di Valenti, non solo come professionista, ma anche come figura umana e intellettuale.
Un'attenzione particolare è stata riservata all'analisi degli scritti inediti di Valenti. Questi documenti, tra cui riflessioni filosofiche e appunti sull'applicazione dell'informatica all'archivistica, sono stati studiati per far emergere il suo pensiero innovativo e il suo approccio multidisciplinare, elementi che hanno anticipato molte delle evoluzioni successive nel campo archivistico.