Vittime del silenzio: la questione delle donne di conforto a Taiwan e la memoria storica

Abstract

Il presente elaborato intende esaminare il tema complesso delle donne di conforto taiwanesi, vittime di schiavitù sessuale durante la Seconda guerra mondiale (1939-1945). Attraverso un'analisi storica, sociale e culturale, la tesi esplora come questo fenomeno sia stato trattato, percepito e commemorato nella memoria collettiva di Taiwan. Nonostante la gravità del fenomeno, a Taiwan la questione delle donne di conforto ha ricevuto scarsa risonanza a livello sociale e politico, specialmente se confrontata con Nazioni come la Corea del Sud; la ricerca mira quindi a investigare le ragioni dietro tale marginalizzazione. Nei primi due capitoli viene analizzato il contesto storico (la Seconda guerra mondiale (1939-1945), la Seconda guerra sino-giapponese (1937-1945) e la guerra del Pacifico (1941-1945)), evidenziando le dinamiche che portarono alla creazione del sistema da parte del Giappone. La seconda parte invece si concentra sulla risposta giuridica e morale al termine del conflitto, esaminando i tribunali di guerra tenuti in Asia alla fine della Seconda guerra mondiale (1939-1945) e il ruolo del Governo giapponese. Parte integrante sarà l’analisi dei traguardi raggiunti grazie ai gruppi femministi internazionali, in particolare alla Taiwan Women’s Rescue Foundation (TWRF), cui contributo risulta fondamentale non solo nella lotta per la giustizia ma anche nella commemorazione delle vittime taiwanesi. L’ultimo capitolo invece esplora l’evoluzione della percezione pubblica a Taiwan, analizzando le ragioni per il declino della questione negli ultimi cinquant’anni. Vengono esaminati vari fattori, come il regime del GMD, i suoi effetti duraturi sulla società taiwanese, e il negazionismo storico giapponese, con riferimento al caso del manga On Taiwan di Kobayashi Yoshinori e al suo impatto sull’isola.