Libertà e riconoscimento: tra Filosofia e Neuroscienza - Una riflessione etico-morale sull'accettazione dei disturbi mentali nell'era moderna

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dc.contributor.advisor Jacomuzzi, Alessandra Cecilia it_IT
dc.contributor.author Busiello, Giorgia <2000> it_IT
dc.date.accessioned 2024-09-30 it_IT
dc.date.accessioned 2024-11-13T12:09:45Z
dc.date.available 2024-11-13T12:09:45Z
dc.date.issued 2024-10-29 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/27956
dc.description.abstract La concezione di libertà nella modernità si fonda su dei presupposti teorici radicati in un panorama culturale ben definito e che, soprattutto in Occidente, corrisponde a quello teologico-cristiano. Nonostante la secolarizzazione degli individui e degli Stati, l'influenza della religione sulla percezione della realtà rimane infatti evidente. Ciò comporta una concezione della libertà come assoluta, che considera l’uomo pienamente responsabile delle proprie decisioni. È per questa ragione che si ha la tendenza a condannare in maniera istintiva chi si allontana da ciò che si considera essere corretto e che colpisce maggiormente la sensibilità comune. Ciononostante, questo giudizio impulsivo si rivela fallace se si considera la predisposizione fisiologica di alcuni individui a determinati comportamenti e la base biologica e psicologica dei disturbi mentali, che non dipendono da una scelta arbitraria. Il concetto di libertà finora concepito perde di fondamento, poiché, sebbene non esista un destino scritto al dettaglio, molti atteggiamenti umani e decisioni sono fortemente influenzati da basi neurologiche e genetiche. Anche i concetti di bene e male, per come siamo abituati a intenderli, si rivelano meno netti, soprattutto alla luce delle scoperte scientifiche che dimostrano come, sebbene considerati tali dalla maggioranza, alcuni comportamenti non siano automaticamente percepiti come necessari e giusti da tutti gli individui. Considerate queste premesse, lo scopo della ricerca è tentare di indagare la possibilità di comprendere il movente di chi agisce contrariamente ai canoni sociali, non per condonare il comportamento deviante ma per riconoscere la complessità dei vissuti individuali e promuovere una riflessione etico-morale maggiormente inclusiva. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Giorgia Busiello, 2024 it_IT
dc.title Libertà e riconoscimento: tra Filosofia e Neuroscienza - Una riflessione etico-morale sull'accettazione dei disturbi mentali nell'era moderna it_IT
dc.title.alternative Libertà e riconoscimento: tra Filosofia e Neuroscienza. Una riflessione etico-morale sull'accettazione dei disturbi mentali nell'era moderna it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Scienze filosofiche it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali it_IT
dc.description.academicyear sessione_autunnale_23-24_appello_14-10-24 it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 880165 it_IT
dc.subject.miur M-FIL/03 FILOSOFIA MORALE it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend it_IT
dc.provenance.upload Giorgia Busiello (880165@stud.unive.it), 2024-09-30 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck None it_IT


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