Abstract:
L’elaborato si propone di compiere un’analisi dei rapporti commerciali tra l’Unione Europea e i paesi del Golfo, o, più precisamente, i paesi membri del Consiglio di Cooperazione del Golfo (CCG). Le fonti che verranno consultate sono sia primarie (documenti e rapporti redatti dall’Unione Europea, dal CCG, e, in generale, di agenzie internazionali) sia secondarie (letteratura scientifico-critica, riviste e articoli accademici). In modo specifico, i rapporti saranno analizzati dal punto di vista degli investimenti reciproci e delle esportazioni e importazioni in diversi settori. La tesi sarà, verosimilmente, strutturata in tre parti. La prima parte si concentrerà sulle relazioni tra i due blocchi dal principio allo scoppio delle rivolte nel 2011. L’interrogativo a cui si cercherà di rispondere è il perché gli obbiettivi prefissati nell’accordo di Cooperazione del 1989 non sono stati raggiunti. La seconda parte si occuperà, invece, di come gli squilibri del 2011 abbiano alterato – in meglio o in peggio – i rapporti tra Europa e Golfo, mediante un’analisi dei flussi commerciali e degli investimenti dalle rivolte ad oggi. Si cercherà anche di fornire prospettive per la futura cooperazione. Nella terza parte si approfondirà la tematica dei diritti umani. In particolare, si cercherà di dare una risposta al perché i paesi europei, quando si tratta di stringere accordi con i paesi del Golfo, lascino in secondo piano tematiche importanti quali la libertà di espressione, i diritti delle donne, le condizioni dei lavoratori stranieri, la pena di morte. Verrà anche preso d'esempio il Qatar come paese caso-studio, per analizzare i suoi rapporti con l'UE secondo la prospettiva dei diritti umani, alla luce dell'episodio chiamato Qatargate, risalente al 2022.